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L’aveva annunciato e alla fine l’ha fatto: Nicole Minetti ha lasciato per qualche ora lo scranno del Consiglio regionale della Lombardia ed è salita sulla passerella delle sfilate della Milano Fashion Week. Nulla di strano, visto il suo fisico prorompente degno di una modella, ma il problema (politico) è sorto per il fatto che Nicole ha sfilato in costume da bagno, con una predilezione per i bikini piuttosto audaci.
Non che la consigliera avesse bisogno di nuove fonti di polemica, visto che negli ultimi due mesi il suo nome è comparso con costanza sulle pagine dei giornali, per motivi politici ma non solo. La questione centrale, oltre alle ormai note inchieste sulle escort reclutate per i festini di Silvio Berlusconi, è il valzer delle dimissioni prima minacciate, poi annunciate e infine ritirate. Il tutto nel giro di un paio di settimane.
Le critiche non sembrano comunque fermare Nicole Minetti, che ha deciso di prestare il suo corpo per la nuova collezione di Parah New Generation, un modo furbo sia per l’azienda che per la donna per ottenere pubblicità e richiami sui giornali. Lei non si scompone davanti alle critiche di chi le ricorda il suo ruolo istituzionale: “E’ un ritorno alle origini, l’ho fatto per aiutare l’economia nazionale. Ma perché, un politico non può mettersi in costume da bagno? Qui per esempio ci vedrei bene anche Roberto Formigoni”.
Tentativo di ironia mal riuscito a parte, Nicole Minetti salendo sulla passerella si è esposta al rischio di un coro di protesta al motto di “dimissioni“, ma alla fine se l’è cavata con qualche fischio, soverchiato peraltro dagli applausi di giubilo della claque d’ordinanza.
Senza considerare le implicazioni morali e politiche, è stato davvero un bel vedere. In fondo, diamole credito, lei lo ha fatto per l’economia.