In periodo di crisi economica il lavoro scarseggia e allora bisogna inventarselo, o almeno adattarsi ai mestieri più curiosi e inusuali. Questa la lezione che arriva dalla vicenda di Nat Garvey, 24enne inglese che per professione testa tutte le novità in fatto di sex toys. Pagata profumatamente per gingillarsi con i più svariati attrezzi erotici, la simpatica Nat potrebbe aver non solo trovato il lavoro della sua vita, ma anche quello ideale. Quando si dice lavorare divertendosi e divertirsi lavorando.
La singolare storia di Nat Garvey è venuta alla luce quando la ragazza è stata fermata all’aeroporto con una valigia piena di fruste, vibratori, anelli del piacere e altri estatici giocattoli. La polizia doganale, incuriosita più che preoccupata, le ha chiesto come mai trasportasse quell’ammasso di sex toys, e allora Nat ha confessato con un malcelato orgoglio la sua professione, diventando subito una celebrità sui tabloid britannici e in rete:
“Mi pagano migliaia di sterline per testare dei sex toys. Non sono una sesso-dipendente. Sto rappresentando ragazze normali che, come me, hanno la necessità di acquistare questi giocattoli. I giocattoli sessuali non sono più tabù per ragazze single e le coppie dovrebbero sapere quanto e quando i giocattoli sono in grado di arricchire la loro vita. Il mio lavoro consiste nel trovare quelli che sono buoni per le ragazze single, coppie, e utilizzabili per le persone di tutte le età”.
Non è dato sapere come abbia fatto a trovare un lavoro così soddisfacente e ben remunerato, equivalente femminile del tester di prostitute, altra professione reale e ben remunerata che trova la sua fortuna nelle zone ad altra concentrazione di bordelli e case di appuntamenti. Cosa ne pensano amici e parenti di questa strana professione? “La mia famiglia e tutti i miei amici sanno quello che faccio per lavoro. I miei amici pensano che io abbia il lavoro più bello del mondo. Come dargli torto?” Già, come dargli torto.