Miglior lato B dell’università: concorso scandalo a Cambridge [FOTO]

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Scandalo a Cambridge: non si tratta del titolo di un romanzo giallo ma della notizia che sta scuotendo le fondamenta di una delle università più prestigiose al mondo. Lo scandalo è dato da un concorso di bellezza molto particolare, organizzato attraverso le pagine virtuali del magazine studentesco The Tab. Lo scopo è infatti quello di incoronare il lato B più bello dell’intero campus, il che si traduce in foto di fondoschiena in bella mostra, in posa persino nelle sacre sale della biblioteca.

Il concorso, che ha un corrispettivo anche maschile, sta ottenendo un ottimo riscontro tra gli studenti, sia in termini di partecipazione per le foto inviate sia per il numero di voti che queste foto stanno ricevendo. Insieme ai voti e all’entusiasmo del popolo maschile di Cambridge sono però arrivate, inevitabili, anche le polemiche e le critiche. Rese ancora più aspre dalla scelta di Meredith, la ragazza più votata in assoluto, che si è fatta ritrarre di schiena in lingerie di pizzo nella biblioteca dell’ateneo del Wolfson College.

Gli organizzatori del concorso, dalle pagine del giornale degli studenti, devono difendersi anche dalle accuse di sfruttamento dell’immagine stereotipata e mercificazione della donna, vista sempre come oggetto sessuale e non pensante. Per tutta risposta, è arrivata la versione maschile dello stesso concorso, con tanti bei muscolosi lati B che faranno la gioia delle studentesse. Nonostante questo, però, la fiammella non accenna a spegnersi, e ci si mettono anche le associazioni femministe dell’università.

Con un’intervista al Daily Mail è intervenuta la rappresentante dell’associazione femminile dell’università di Cambridge, Ruth Graham, che ha spiegato così la sua posizione: “Come rappresentanti della comunità di Cambridge, abbiamo la responsabilità di schierarci contro la rappresentazione delle donne come oggetti sessuali, che sono alla base della violenza e delle discriminazioni nei confronti delle donne”. Noi ci limitiamo a mostrarvi le foto delle cinque finaliste, peraltro davvero meritevoli.