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Si chiama Jessica Brugali, ha 18 anni e viene dalla provincia di Bergamo (Albino, per la precisione). Jessica ha i capelli biondi, gli occhi chiari, è magra e alta, insomma incarna in pieno un certo tipo di bellezza nordica (ma del nord Europa, non certo dell’est della Lombardia). Questo l’identikit della nuova Miss Padania 2011, incoronata nella serata del 5 giugno 2011.
Certo, stare qui a parlare di Miss Padania potrebbe non avere molto senso, se non considerandolo uno dei tanti concorsi locali di scarso rilievo. In fondo la Padania non esiste come entità, ed è un po’ come eleggere Miss Terra di Mezzo (ma sono sicuro che i patiti di Tolkien mi risponderanno che quel continente esiste). Insomma, arriva Miss Padania ed arrivano le polemiche.
La finale si è tenuta al teatro degli Arcimboldi a Milano, ed ha visto la clamorosa assenza di Umberto Bossi, forse troppo impegnato con la crisi del governo Berlusconi per presenziare a questo concorso che lui stesso aveva contribuito a creare.
Il presentatore Marco Balestri ha voluto commentare con una battuta simpatica l’assenza del leader della Lega: “E’ impegnato, non è che non gli piacciono più le belle donne, state tranquilli”. Eppure l’assenza si è notata, ed è l’elemento che più rimarrà tra gli analisti. Non che la bella Jessica Brugali non valga da sola il biglietto.
Come detto ha 18 anni, frequenta il liceo linguistico ed ha il sogno (indovinate un po’) di diventare attrice e per questo seguirà dei corsi di recitazione. Nel frattempo guadagna qualche extra con il lavoro da fotomodella, anche se ci tiene a sottolineare che oltre alla bellezza lei possiede talento e voglia di lavorare.
Possiede anche delle idee molto chiare sull’Italia e sulla Padania, idee allineate perfettamente a quelle della base leghista. In un’intervista per Il Giornale rispolvera addirittura terminologie che si pensava ormai riposte del dimenticatoio: “Se è Miss Padania, non è giusto che partecipino i terroni”. Il riferimento è alla novità nel regolamento del concorso, che si apre anche ai non padani 100%.
Serviranno dieci anni di residenza e la cittadinanza italiana (fatto per non far partecipare ragazze straniere, però stona un po’ col concetto stesso di Padania, ma sorvoliamo), ma a Jessica tutto questo non basta: “Sbagliato lo stesso. L’aspetto fisico conta. Una con i capelli, gli occhi neri e i caratteri mediterranei non c’entra proprio nulla con la Padania”. Insomma, la Padania alle Miss padane. Noi in tutto questo preferiamo ammirare le foto. Come cantava Califano, tutto il resto è noia.