Frances Bean, figlia di Kurt Cobain e Courtney Love

[galleria id=”11965″]

Non aveva nemmeno due anni Frances Bean quando con un colpo di fucile suo padre Kurt Cobain decise di farla finita con una vita che gli pareva insopportabile. Chi è stato giovane nei primi anni Novanta ricorda perfettamente i Nirvana, l’era del grunge, la coppia fragile e tossica formata da Cobain e Courtney Love, mamma di Frances Bean, che riempivano le pagine dei giornali scandalistici oltre che quelle delle riviste musicali, nell’era pre-diffusione di massa di internet. Oggi Frances Bean è un’artista visuale piuttosto nota e ben quotata negli Usa, ha una relazione stabile e una carriera avviata: nella sua prima intervista pubblica ai giornali internazionali ha finalmente condiviso il suo pensiero riguardo a Cobain, questo padre praticamente mai conosciuto e dall’ingombrante figura.

Il concomitanza con l’uscita del documentario sulla vita di Kurt Cobain Montage of Heck, di cui Frances è la produttrice, la 22enne accetta di parlare del padre alla rivista Rolling Stone con cui ha collaborato proficuamente in passato: ‘Kurt ha abbandonato la sua famiglia nel modo più orribile possibile, ma questo ha ispirato le persone a metterlo su un piedistallo, l’ha fatto diventare San Kurt. È diventato più famoso da morto di quanto lo fosse da vivo. Avevo circa 15 anni quando mi sono resa conto che ascoltarlo sarebbe stato inevitabile. Anche se ero in macchina e avevo la radio accesa, c’era mio padre. Lui è più grande della sua vita e la nostra cultura è ossessionata dai musicisti morti‘. Circa le ragioni che lo hanno spinto al suicidio Frances Bean dichiara, non senza un’ombra di malinconia: ‘Kurt era arrivato al punto in cui aveva sacrificato ogni briciolo di se stesso per la sua arte, perché il mondo glielo chiedeva. Credo che questo sia stato uno dei fattori scatenanti per spiegare perché si sentisse nel posto sbagliato e credesse che tutti sarebbero stati più felici senza di lui. Se fosse rimasto in vita, io oggi avrei un padre. E sarebbe stata un’esperienza incredibile‘.

Nonostante un cognome pesante da portare, Frances Bean ha trovato la sua strada, inevitabilmente legata al mondo artistico con due genitori così, e dal luglio 2010 ha debuttato nel mondo dell’arte moderna realizzando diverse opere sia con un collettivo che da sola, e non ha disdegnato una puntata anche in altri ambiti espressivi, apparendo come voce principale di un pezzo musicale degli Evelyn Evelyn, un bizzarro duo che mescola pop barocco e dark cabaret. L’ultima fatica professionale di Frances è appunto da executive producer del documentario su suo padre voluto dal canale HBO, presentato nell’ambito di importanti festival cinematografici come il Sundance e la Berlinale: un modo forse per fare finalmente i conti con l’uomo che la teneva in braccio da neonata, perso nell’eroina insieme a sua madre Courtney, oggi finalmente ripulita dopo una vita di eccessi, ma che lei non ha mai potuto veramente conoscere ed amare. L’uomo che tutti amano per aver rivoluzionato il rock negli anni Novanta con i Nirvana, ma che lei avrebbe voluto semplicemente chiamare papà, e non, come fa oggi nelle interviste, con il suo nome di battesimo Kurt.