Ashley Graham conquista Sports Illustrated Swimsuit a suon di curve

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Anche il nostro applauso va ad Ashley Graham che ha conquistato le pagine della nota rivista Sports Illustrated Swimsuit a suon di curve. Le sue, belle ed esplosive. La conosciamo già per avere prestato il suo volto a numerose campagne pubblicitarie, soprattutto di lingerie. E non dimentichiamo che solo pochi mesi fa, nel 2014, è stata inserita nella classifica IMG delle cinque modelle curvy più desiderate al mondo. Scopriamo un po’ di più di questa donna meravigliosa.

So che le mie curve sono sexy e voglio che tutti sappiano che anche le loro lo sono. Non ci sono motivi per nasconderle, ma ce ne sono molti per mostrarle – ha commentato la modella in una conferenza stampa, diventando immediatamente uno dei nostri miti – Il mondo è finalmente pronto per vedere più curve nei bikini‘. Siamo più che d’accordo. E non a caso, Ashley, insieme ad altre modelle curvy ha fondato Alda, un’associazione che promuove la bellezza in tutte le sue misure.

Dalla censura alla consacrazione: nel 2010, Ashley Graham era stata considerata troppo sexy in uno spot dalla Fox e la ABC, che si rifiutarono di mandarlo in onda prima delle nove di sera. Eccolo.

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Che dire di più di Ashley Graham? Fa la modella da quando aveva 12 anni, è alta un metro e 75 cm, attualmente pesa 77 Kg, e soprattutto è la prima plus size model, cioè, una taglia forte, a comparire nello speciale di Sports Illustrated. E questo segnerà il suo lancio definitivo a livello planetario, anche se l’avevamo già ammirata sulla copertina di Elle Magazine Quebec, oltre che su su Glamour e Vogue, ed in diverse campagne pubblicitarie per Levi’s and Lane Bryant, oltre che per Target, Hanes e Macy‘s.

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Lei è presentissima sui social network, dove posta regolarmente sue immagini e notizie. Ad esempio, con la Themba Foundation ha partecipato a molte missioni umanitarie in Sudafrica

Non possiamo che sottoscrivere e incoraggiare la scelta di Sports Illustrated di dare sempre maggiore spazio a modelle con taglie più ‘normali’ nelle sue campagne Swim Suit for all.