L’Area C è stata sospesa dal Consiglio di Stato. Una notizia molto importante, comunicata mercoledì sera dal Comune di Milano. La decisione è maturata in seguito all’appello di un concessionario con sede in centro, Mediolanum Parking.
Da giovedì 26 luglio il provvedimento è, dunque, ufficialmente sospeso, il che si traduce nel fatto che saranno spente le telecamere. La sospensione dovrebbe perdurare fino alla metà di settembre anche se inizialmente si era pensato che la sospensione fosse solo per il periodo estivo.
Ma come è partita questa vicenda? Intanto ricordiamo che l’Area C costituisce uno dei punti programmatici più importanti della giunta Pisapia, introdotto lo scorso 16 gennaio 2012. Sin dai primi momenti, si sono sollevate numerose critiche contro il provvedimento che sarebbe troppo rigoroso, perlomeno per alcune categorie di utenti. Chiaramente le associazioni ambientaliste hanno invece appoggiato il decreto.
L’autorimessa Mediolanum Parking, che ha sede in pieno centro, in largo Corsia dei Servi, aveva chiesto direttamente al Tar la sospensione del provvedimento. Il 2 maggio, il Tar ha rigettato l’istanza e, di conseguenza, i titolari del garage si sono trovati costretti a fare ricorso alla Quinta Sezione del Consiglio di Stato, che ha ribaltato la sentenza del Tar.
Nella nota rilasciata dal Comune si legge:
“Il Consiglio di Stato, ravvisando un pericolo per l’interesse economico di Mediolanum Parking, ha sospeso cautelativamente il provvedimento. Per effetto di questa decisione il Comune informa che a partire da domani il provvedimento Area C è sospeso”.
Dopo che è stata accolta l’istanza cautelare di primo grado, ora la palla passa al Tar della Lombardia che avrà il compito di fissare l’udienza di merito che dovrebbe tenersi in autunno anche se si prevede un certo anticipo.
L’Assessore alla mobilità del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, ha dichiarato:
“Rispettiamo l’ordinanza del Consiglio di Stato, che comunque contraddice numerose decisioni del Tar Lombardia che si era espresso in modo inequivocabile respingendo tutte le richieste di sospensiva presentate. Siamo certi che Area C sarà confermata dall’udienza di merito che auspichiamo possa essere fissata nel più breve tempo possibile. Area C in sei mesi ha ridotto il traffico del 34% nel centro città, il numero degli incidenti e ha consentito ai milanesi di respirare meno sostanze velenose. Ha quindi avuto un innegabile impatto positivo per la qualità della vita di tutti. Oggi registriamo con rispetto ma anche preoccupazione che in un’aula giudiziaria è stato ipotizzato il danno subito da un parcheggio privato e questo blocca un provvedimento utile a tutti i milanesi”.
Anche gli ambientalisti sono contrariati dalla decisione espressa dal Consiglio di Stato. Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia, ha dichiarato:
“Siamo sconcertati dalla decisione del Consiglio di Stato, che affossa tutti i precedenti pronunciamenti del Tar Lombardia. Ci pare paradossale e inaudito che con una sentenza venga fatto prevalere l’interesse di un singolo operatore su quello di una intera città.”
Il sindaco di Basiglio, Marco Flavio Cirillo (Pdl) è invece concorde con la decisione sebbene non siano ancora conosciuti tutti i dettagli che hanno portato all’accoglimento dell’istanza. Ricordiamo che lo scorso inverno Basiglio, in provincia di Milano, era stato il primo Comune a promuovere una raccolta di firme contro Area C e a presentare ricorso al Tar contro la congestion charge introdotta dal Comune di Milano.
Aggiornamento: dallo scorso 26 luglio, l’Area C è stata definitivamente sospesa in attesa di ulteriori sviluppi. La riapertura dei varchi dei Bastioni ha avuto come conseguenza un aumento significativo del traffico, complice anche lo sciopero di Trenord. La giunta Pisapia fa sapere di essere più agguerrita che mai nel cercare di risolvere il problema in quanto l’Area C è un provvedimento ambientale che interessa la città e rispetta la volontà degli elettori. Questa la posizione ufficiale del Comune di Milano. La sentenza sarà ridiscussa nel merito dal Tar ma non prima del 14 novembre.