Dieta Lemme: fase mantenimento e fase dimagrimento
da Gabriele Borrello, il

La dieta Lemme prevede una fase di mantenimento successiva ad una di dimagrimento. Questa filosofia alimentare si basa principalmente su una suddivisione tra gli alimenti permessi e quelli vietati. Infatti non si prende in considerazione il conteggio delle calorie, ma si fa una distinzione tra ciò che è permesso mangiare e ciò che è vietato. In generale non si possono consumare biscotti, dolci e zucchero, ma è permessa, ad esempio, la pasta a colazione, anche se bisogna considerare che il sale va completamente eliminato, anche nell’acqua di cottura della pasta. Ma questa dieta funziona? Quali sono i suoi benefici? Scopriamo in cosa consistono le due fasi di questo regime alimentare.
I principi
Quali sono i principi della filosofia alimentare?
- L’importanza della biochimica (nella fattispecie l’impatto che il cibo ha sul nostro sistema ormonale);
- L’interazione tra indice glicemico e insulina;
- Lemme asserisce che un determinato alimento può provocare diversi, a volte opposti, effetti al corpo di un individuo;
- Gli orari di assunzione di determinati alimenti (colazione entro le 9.30, pranzo tra le 12 e le 14, cena tra le 19 e le 21).
Le fasi della dieta
Questa dieta, che non è vegetariana e secondo Lemme è completa, prevede una prima fase durante la quale si perde peso fino ad arrivare al peso ideale e una seconda fase di educazione alimentare della durata di 3 mesi che permetterebbe di consumare molti alimenti senza ingrassare. Si può iniziare la prima fase della dieta Lemme solo dopo aver superato un test di una cinquantina di domande e un colloquio conoscitivo. Secondo Lemme, infatti, “non tutti se la sentono di stravolgere le proprie abitudini alimentari e di mangiare, ad esempio, cipolle al mattino rinunciando a cornetto e brioches“.
In questa fase Lemme deve essere contattato a giorni alterni per aver modo di valutare le variazioni di peso corporeo, della circonferenza e delle reazioni metaboliche individuali. Ogni mese in questa prima fase della dieta Lemme si possono perdere dai 7 ai 10 kg. Ogni mese di questa prima fase ha dei costi di circa 250 euro.
Fase di dimagrimento
Seguendo gli orari dei pasti che abbiamo indicato prima, a grandi linee possiamo dire che la dieta Lemme è proteica: dal menu giornaliero vanno completamente eliminati zucchero, dolcificanti, aceto, pane, latte e derivati, sale. Carne e pasta non vanno mai abbinati mentre possono essere usati olio extra vergine di oliva, peperoncino, pepe, prezzemolo, aglio, limone, salvia, rosmarino, basilico, timo, cipolla e crusca per impanare. Le quantità dei cibi possono essere gestite a piacere. E’ da sottolineare come questa dieta non sia standardizzata e quindi uguale per tutti, ma va confezionata su misura su ogni individuo: per questo è importante rimanere in contatto con il dietologo.
Fase di mantenimento
Raggiunto il peso ideale si passa alla seconda fase di educazione alimentare che dura 3 mesi e che costa circa 250 euro complessivamente. In questa fase si reintroducono frutta e verdura e i latticini negati all’inizio. Si ha qui l’”educazione alimentare” di chi è a dieta. Durante questo periodo la dieta viene personalizzata secondo i propri gusti, cercando di mantenere l’equilibrio enzimatico.
I possibili svantaggi
Gli svantaggi possono essere ricondotti alla difficoltà di stravolgere le proprie abitudini quotidiane con colazioni con pasta o bistecche. Inoltre si dovranno eliminare per sempre sale, latte e derivati, pane, zucchero, dolcificanti. Difficile ma non impossibile. Alcuni medici hanno criticato questa dieta poichè potrebbe alterare gravemente il livello di colesterolo e di trigliceridi, causando carenze vitaminiche.
Il dottor Pietro Antonio Migliaccio, docente in Scienza dell’Alimentazione all’Università La Sapienza di Roma ha affermato che “La perdita di peso è facilissima da ottenere, mangiando poco, mangiando sempre la stessa cosa, ad esempio mangiando solo salsicce o solo cetrioli: il problema è che chi perde peso deve farlo in maniera corretta, non facendo mancare nulla al proprio organismo e soprattutto deve consentire al corpo di mantenere il peso raggiunto e di non ammalarsi. Deve dimagrire solo chi ne ha realmente bisogno e attraverso un’alimentazione corretta e equilibrata”.
Lemme, però, si difende: “La dietologia ha fallito perché ha cercato di standardizzare le diete, io invece valuto le problematiche di ciascuno, studio le reazioni metaboliche di quell’organismo e riesco a finalizzare il dimagrimento esclusivamente utilizzando il cibo del supermercato. Ho tutti contro perché vado a toccare un business come quello farmaceutico, inoltre le mie teorie fanno paura perché cento anni di nutrizione devono essere buttati via. Ho scritto tutto sul mio libro: le pubblicazioni scientifiche vengono gestite dalla ricerca farmaceutica e in quell’ambiente io non sono gradito, se cercassi di pubblicare qualcosa non l’accetterebbero”.
Prima di intraprendere un tipo di dieta rigoroso come questo, è bene chiedere un parere al vostro medico di famiglia.