Già da qualche tempo in tema di anticoncezionale per l’uomo si parla di una nuova tipologia di contraccettivo maschile basato sulla somministrazione di ormoni. Ma come funziona e cosa è davvero? A differenza della ormai nota pillola anticoncezionale maschile (il cosidetto “pillolo”) che viene assunta per via orale, questo nuovo metodo per scongiurare il rischio di gravidanze indesiderate consiste in un’iniezione. La ricerca si trova attualmente al secondo stadio di sperimentazione clinica e i risultati sarebbero sostanzialmente positivi e confortanti.
Le novità in campo di contraccezione maschile
Negli ultimi anni il panorama dei metodi anticoncezionali maschili si è ampliato in vista di una crescente esigenza di modalità contraccettive sicure. Accanto ai tradizionali preservativi (o in aggiunta ad essi), si parla sempre più frequentemente di pillole anticoncezionali per uomo ma anche cerotti contraccettivi (ancora in fase di testing). Recentemente si è parlato anche della sperimentazione di un gel contraccettivo, atossico e non farmacologico, che fungendo da barriera agli spermatozoi rappresenterebbe una valida alternativa alla vasectomia.
Cosa è e come funziona il contraccettivo maschile
Ultime in ordine di tempo sono le novità realtive alla ricerca sul primo contraccettivo ormonale maschile: si tratta di una combinazione di ormoni che, una volta iniettata nel corpo dell’uomo, avrebbe l’effetto di abbattere gli spermatozoi attivi per un periodo di tempo limitato. Proprio per questo motivo occorre ripetere l’iniezione a distanza di qualche settimana, al fine di ridurre il rischio di gravidanze non pianificate. La somministrazione del nuovo anticoncezionale per uomo avrebbe avuto effetti positivi sul 96% delle coppie che hanno scelto di sottoporsi al test sperimentale.
I risultati della ricerca e gli effetti collaterali
In base agli esiti dei test effettuati su un campione di circa 320 uomini di età compresa tra i 18 e i 45 anni e le relative compagne, questa nuova modalità contraccettiva maschile si è rivelata efficace al pari del condom o della pillola anticoncezionale femminile. Secondo quanto dichiarato da Mario Philip Reyes Festin, coordinatore della ricerca dell’OMS, l’iniezione somministrata al campione assicura un buon compromesso tra efficacia contraccettiva e sicurezza per l’uomo. Oltre a essersi dimostrata efficace nel 96% dei casi, l’iniezione ha un effetto limitato nel tempo sulla capacità di produrre spermatozoi attivi: a qualche settimana di distanza dalla somministrazione, il 95% degli uomini che lo hanno testato è ritornato ai valori normali. Per il momento gli unici effetti collaterali sono stati riscontrati in termini di depressione e sbalzi di umore, il che impone di rivedere il dosaggio ormonale del contraccettivo. Altro elemento da tenere in debita considerazione è che, se è vero che il nuovo “vaccino” anticoncezionale tiene a bada gli spermatozi, è altrettanto vero che non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili. Pertanto andrebbe comunque usato in combinazione con i profilattici.