Un risveglio amaro per tutti gli appassionati di musica pop: Whitney Houston è stata trovata morta in una stanza dell’Hotel Beverly Hilton di Los Angeles. Le cause del decesso sono ancora tutte da chiarire, ma è ovvio che il pensiero è subito andato alle droghe, visto che l’artista conviveva con questo problema da anni.
Quel che è certo è che con la morte di Whitney Houston ci lascia una delle voci più belle della storia della musica, un talento unico che neanche l’appannamento degli ultimi anni era riuscito a scalfire. A soli 48 anni la musica piange la sua voce ma anche il suo corpo, the body come era stata soprannominata per la sua bellezza mozzafiato.
Whitney Houston si trovava a Los Angeles per partecipare ad un evento collaterale nell’ambito della cerimonia dei Grammy Awards, della quale era ospite più o meno fisso. La notizia del decesso è stata data dal suo agente, e secondo le dichiarazioni del portavoce della Polizia Mark Rosen, la Houston è stata dichiarata morta alle 15:55 ora locale (l’una di notte in Italia).
Una giornata piuttosto movimentata dall’altra parte dell’oceano. Pare infatti che un membro del suo entourage abbia chiamato i soccorsi alle 15:43, ma nonostante i numerosi tentativi di rianimazione non c’è stato nulla da fare. Secondo la CNN sarebbe stato il compagno della Houston, il cantante Ray-J, a dare per primo l’allarme, ma già tutti si interrogano sul perché della morte, che sembra poter diventare il nuovo tormentone dopo il decesso di Michael Jackson.
La regina del pop già da tempo popolava le pagine del gossip per i suoi problemi con alcool e droga, dipendenza dovuta per lo più alla depressione causata dal fallimento del matrimonio con il cantante Bobby Brown, durato dal 1992 al 2006. Un talento sprecato visto che le ultime uscite pubbliche avevano mostrato una Whitney Houston in condizioni vocali pessime, un po’ come accaduto con la ben più giovane Amy Winehouse. Segnali pericolosi di una china difficile da risalire.
Ad agosto sarebbe uscito in tutti gli Usa un nuovo film, Sparkle, con la cantante nel ruolo di protagonista, ritorno sul grande schermo dopo il clamoroso successo degli anni ’90 con The Bodyguard, che aveva lanciato la sua stella nell’empireo delle star mondiali. Noi vogliamo ricordarla proprio andando indientro nel tempo a quella hit senza tempo che è I will always love you.
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