Il 7 febbraio 1952 nasceva Vasco Rossi, colui che sarebbe diventato il simbolo del rock in Italia. Oggi, dopo decenni di vita spericolata, quello stesso simbolo festeggia i 60 anni. Un traguardo importante visti anche tutti i problemi che il rocker di Zocca ha dovuto affrontare nel 2011; un traguardo che verrà celebrato adeguatamente, anche su Internet.
Qualcuno potrà obiettare che sono ormai eoni che Vasco Rossi non scrive più con la stessa ispirazione degli esordi, che i suoi ultimi dischi lasciano un po’ a desiderare e che anche i suoi atteggiamenti e le sue dichiarazioni possono far sorridere (Maurizio Crozza ha esemplificato alla perfezione la sua recente mania dei video su Facebook).
Eppure nonostante le critiche, i litigi (ultimo in ordine di tempo con Liguabue), le prese di posizione poco popolari, siamo tutti qui a celebrare un uomo che ha scritto pagine importanti della cultura del nostro Paese, importando dalle nostre parti un po’ di sana strafottenza a stelle e strisce e spiccando nello stantio mondo della musica italiana.
Ovviamente il fulcro delle celebrazioni si trova a Zocca, il paese del modenese dove Vasco è nato e dove tuttora vive. Sono previste tre settimane all’insegna di Vasco fino al 26 febbraio, con un enorme ritrovo di fan, concerti e tante altre iniziative. Anche la rete comunque si è messa in moto, con una maratona che inizierà proprio oggi alle 12 e si concluderà a mezzanotte.
Ideatore del tutto Red Ronnie, vecchio amico del Blasco, che condurrà in streaming su Roxy Bar Tv (canale 8 di Streamit) una maratona che potete seguire anche su QNM nel video in coda all’articolo. Il menù è particolarmente ricco e offre interviste inedite, esibizioni dal vivo e tanto altro materiale proveniente dalla sterminata collezione di Red Ronnie.
Tutti sono in attesa delle parole del diretto interessato, che per ora si affida ad un messaggio postato qualche giorno fa che riassume il suo stato d’animo sull’età che avanza: “Ogni giorno è un giorno nuovo. Ogni giorno è un po’ diverso. Un po’ diversi noi, un po’ diversi voi, un po’ diversi i cieli e un po’ diversi i mari. Non puoi pensare mai che quello che è stato ieri sarà identico ad oggi. E soprattutto, non puoi pensare che le cose non possano cambiare”.
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