Il musicista giapponese Ryuichi Sakamoto è morto a 71 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro
Aveva la capacità di rendere semplici anche le cose più impegnative. Il genio di trasformare in musica qualsiasi emozione che scaturisse dalle immagini e di dare voce orchestrale a grandi capolavori.

Ryuichi Sakamoto era quello che si può definire un genio assoluto. Il musicista giapponese, compositore e dieettore d’orchestra, è scomparso la settimana scorsa al termine di una lunga battaglia contro il cancro. La famiglia ha mantenuto il serbo confermando la notizia solo nella serata di ieri. La morte sarebbe avvenuta in realtà martedì.
Ryuichi Sakamoto, un genio timido
Usando un termine spesso improprio Ryuichi Sakamoto era sicuramente un genio assoluto, uno dei musicisti più creativi, capaci ed estrosi sulla scena contemporanea, capace di misurarsi con qualsiasi tipo di mandato.
Gli hanno chiesto di tutto: opere liriche, saggi di musica contemporanea, interi componimenti classici, orchestrali o da camera. Persino brani pop. Le sue partiture sono migliaia. Perché Sakamoto componeva con una facilità impressionante e lo faceva in quantità industriale.
Gli aneddoti su di lui sono innumerevoli. Che la musica per lui fosse un linguaggio lo si deduce dal fatto che non potesse mai fare a meno di avere in tasca un piccolo quaderno e una matita con la quale con pochi tratti disegnava il pentagramma e un arrangiamento, una melodia, una frase musicale.
Tanti successi e premi
Diplomato alla scuola d’arte di Tokyo, Sakamoto ha conosciuto il grande successo con la Yellow Magic Orchestra che ebbe il merito di portare la musica orchestrale, interpretata in chiave moderna, nelle classifiche pop. Appassionatissimo di suoni elettronici e sperimentazione, fu tra i primi a utilizzare i sintetizzatori collaborando con i colossi dell’industria giapponese nella creazione di strumenti musicali fortemente innovativi che voleva sempre più versatili, capaci e leggeri.
Alcuni dei suoi suoni sono diventati pad utilizzati da gruppi come i Depeche Mode. E sono molte le band elettroniche che gli devono moltissimo per quello che ha realizzato sotto l’aspetto della creazione dei registri.

La malattia, il cinema
Ma il meglio Sakamoto lo ha dato nel suo studio, registrando e scrivendo musica in modo incontenibile. Ha scritto colonne sonore meravigliose come quella di Merry Christmas Mr. Lawrence, diventata popolarissima grazie al suo tema Forbidden Colours. In quel film recitava David Bowie che divenne suo grande amico, come Iggy Pop. Collaborò anche con David Byrne dei Talking Heads, Peter Gabriel, Laurie Anderson scrivendo qualsiasi cosa gli chiedessero. Ma concedendo la sua musica assai di rado.
La rifiutò persino a Michael Jackson che per Thriller avrebbe voluto realizzare una cover della sua Behind the Mask. Tra i suoi maggiori successi la colonna sonora di due grandi film di Bernardo Bertolucci, L’Ultimo imperator e Il Piccolo Buddha oltre a The Revenant, il film che ha consegnato a DiCaprio il suo primo Oscar.
Ha vinto l’Oscar per L’ultimo imperatore oltre a tre Bafta, altrettanti Grammy e quattro Golden Globe.
Era malato dal 2014: due ricadute con masse alla gola e al colon per le quali era stato operato e si era sottoposto a lunghe cure.
“Nella vita si impara sempre – aveva dichiarato nel 2018, quando aveva annunciato il suo addio alla scena dei concerti live – io dovrò imparare a convivere con il cancro fino alla fine dei miei giorni. Ma non gli impedirò di farmi scrivere la mia musica…”.
Ha pubblicato il suo ultimo album 12 il 17 gennaio in occasione del suo ultimo compleanno, il 71esimo quando ormai sapeva di avere poche settimane di vita. Un disco elettronico di 60’ estremamente intenso e sperimentale con suoni registrati da un semplice microfono d’ambiente nel quale lo si sente respirare affannosamente durante una delle sue ultime composizioni. Dodici tracce senza un titolo: ogni canzone è catalogata da un numero che identifica la data in cui la registrazione è stata completata. Tutto registrato da solo, nel suo studio, suonando ogni singolo strumento.