Sui R.E.M. è calato il sipario a fine settembre 2011, quando dopo oltre trent’anni di carriera Michael Stipe e soci hanno deciso che fosse il tempo dell’addio, per non rovinare quanto di buono creato in 15 album che hanno segnato (quale più quale meno) la storia della musica rock. C’è però un ultimo gradino prima della fine della band.
Questo gradino si chiama Part Lies, Part Heart, Part Truth, Part Garbage 1982-2011, doppio cd in uscita il 15 novembre 2011. Si tratta del più classico dei best of, che racchiude il meglio di una band viscerale e sempre in grado di stupire. Canzoni ormai celeberrime, ma anche un ultimo inedito per dire addio ai fan, We All Go Back to Where We Belong.
La canzone è in giro già da qualche giorno, ma si è ora arricchito da ben due video, che nella tradizione degli ultimi anni somigliano più a cortometraggi che a classici videoclip. In uno dei due video ufficiali troviamo come guest star nientemeno che la bella bionda attrice Kirsten Dunst.
Il concept dei due video è molto semplice ma al tempo stesso intrigante e originale: si tratta di un unico piano sequenza privo di interruzioni e accompagnato dalla musica. Girato in bianco e nero, propone un lungo primo piano, da un lato di Kirsten Dunst e dall’altro di John Giorno, eclettico poeta sperimentale proveniente direttamente dalla beat generation.
Nel video della Dunst, la sua espressione facciale accompagna il fluire della canzone mostrando diverse emozioni in base ai ricordi regalati dai suoni. Un ottimo modo per sintetizzare 31 anni di carriera in pochi minuti. John Giorno invece sceglie di provocare, riportando in mente i silent movie di Andy Warhol, mantenendo per tutto il video un’unica espressione facciale tra il perplesso e il sorpreso, liberandosi solo alla fine.
Il creatore di entrambi i video è proprio Michael Stipe, che ha deciso di salutare la sua band e i fan dirigendo in prima persona, coadiuvato da Dominic DeJoseph. Un ottimo modo anche per noi per accomiatarci da un pezzo di storia della musica.