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Quando Lady Gaga progetta la sua nuova mossa, non si limita certo a qualcosa di banale, perché lo scopo stesso della sua esistenza artistica è superare i limiti, esagerare. Ecco perché il nuovo singolo Born This Way non poteva certo entrare nelle programmazioni delle radio come un qualsiasi altro pezzo nuovo. No, ed infatti prima ancora che qualcuno possa ascoltare una singola nota del brano, ecco arrivare la benedizione di Elton John, uno che di provocazione se ne intende. L’artista ha definito Born This Way come “il brano più gay che abbia mai ascoltato”. Con una premessa così, la febbre dell’attesa non poteva che salire all’inverosimile. Finalmente ora tutti possiamo ascoltare il primo singolo dal nuovo album di Lady Gaga, che dovrebbe intitolarsi proprio Born This Way. Il pezzo ha subito scatenato un’accesa polemica su Internet, ma la domanda è una: riuscirà davvero a diventare il nuovo inno gay, soppiantando I will survive, come ha detto Elton John?
Solo il tempo riuscirà a dirci quanto verrà apprezzato questo nuovo passo della Germanotta, che ha comunque sulle spalle il peso di dover dare un degno seguito al campione di incassi The Fame Monster, fresco fresco di ben tre premi agli ultimi Grammy Awards 2011 (anche se brucia il titolo perso come miglior album, andato agli Arcade Fire).
Born This Way è già riuscito in un intento: far parlare di sé e se possibile alzare un polverone. Su Internet si è infatti scatenata la diatriba tra quanti considerano il pezzo un copia-incolla di celebri brani degli anni ’80, con una predilezione per Madonna (Express Yourself è il brano più citato, ed in effetti le similitudini ci sono), e quanti invece difendono a spada tratta la propria beniamina.
Ma com’è questo nuovo singolo? La verità è che hanno ragione i detrattori quando accusano l’artista di aver riciclato idee vecchie di 30 anni, perché Born This Way non è un pezzo originale: sia la struttura che la linea vocale rimandano costantemente a pezzi già sentiti. La forza di questo brano, però, è che si stampa in testa fin dal primo ascolto. Non è forse questa la caratteristica più importante di una hit?
Attendiamo il 23 maggio 2011 per decidere se si tratta di un degno successore o di un mezzo passo falso (baciato comunque dal successo). Anche perché nell’album saranno presenti tracce che già si presentano molto molto provocatorie, come Judas, Americano e Government Hooker, all’insegna dei testi espliciti. Per ora godiamoci Born This Way, nell’audio reso disponibile dal sito ufficiale dell’artista, e le foto di presentazione da Vogue e Purple Magazine.