Foo Fighters, due show in Europa a giugno: “Andremo avanti”

La notizia che tutti I fan dei Foo Fighters avrebbero volute sentire, la band di Dave Grohl tornerà dal vivo e sta già provando per il nuovo tour

Due concerti in Germania per i Festival del Rock am Ring e del Rock im Park. I Foo Fighters torneranno dal vivo a un anno di distanza dalla tragica morte del loro batterista Taylor Hawkins. Le voci circa l’incerto futuro di quella che può essere considerata la rock band più popolare del mondo del nuovo millennio sono state spazzate via da un comunicato diffuso dal gruppo pochi giorni fa.

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I Foo Fighters di Dave Grohl tornano dal vivo un anno dopo la morte di Taylow Hawkins – QNM

“Ci lasciamo alle spalle un anno orrendo, il più brutto della nostra storia e andiamo avanti. Saremo una band diversa senza Taylor. Ma continueremo ad esistere: e lo faremo anche per lui, perché il suo spirito sarà con noi ogni singola notte che ci esibiremo su un palco”. Non c’è nemmeno bisogno di spiegarlo: le parole sono di Dave Grohl in persona. Lo si legge e lo si capisce lontano un miglio.

Foo Fighters, di nuovo live

I Foo Fighters entrano nel loro 28esimo anno di vita con una conferma che è la più attesa possibile considerando i dubbi che hanno circondato la band dopo la morte di Hawkins, stroncato da un malore dovuto all’assunzione di farmaci e antidepressivi. Gli inquirenti hanno sempre rispettato la richiesta della famiglia del musicista e non hanno mai diffuso se non agli eredi i risultati degli esami tossicologici. Aprendo un’inchiesta solo su come Hawkins si sia procurato le sostanze che lo hanno ucciso nel marzo scorso in un albergo di Bogotà. Aveva 50 anni.

“Saremo una band diversa”

Il gruppo ha iniziato le sue prove per tornare a esibirsi dal vivo questa settimana. Il quartier generale della band, proprio com’era accaduto per la registrazione di “Sonic Highways”, il loro ottavo album, è stato posizionato nei pressi della splendida casa di Dave Grohl a Los Angeles. Grohl ha una sala prove gigantesca, una collezione di strumenti e amplificazione degna di un museo e un piccolo residence attiguo alla sua tenuta dove la band si è spesso trasferita con mogli e figli. Lo stage sarà allestito nel corso dei prossimi giorni in un teatro di posa di Hollywood.

La band non ha ancora ufficializzato chi sarà il batterista che prenderà il posto di Taylor Hawkins. Ma è facile pensare che Grohl inserirà il nuovo elemento dopo un lungo periodo di gestazione. Lo ha fatto fin dall’inizio, da quando fondò una band che non esisteva, suonando lui stesso tutti gli strumenti del primo album. Il bassista Nate Mendel sarebbe arrivato un anno dopo. Così come Pat Smear, subito uscito dal gruppo per rientrare in modo definitivo solo nel 2011. Taylor Hawkins avrebbe preso parte alle registrazioni del secondo album. E il chitarrista Chris Shiflett è entrato nei Foo Fighters solo con il tour promozionale del terzo album. Ogni membro della band è entrato nel gruppo gradualmente risultando inizialmente una sorta di session man.

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Dave Grohl, 28 anni con i Foo Fighters – QNM

Il nuovo batterista

Le voci lasciano intendere che il nuovo batterista potrebbe essere Josh Freese, 50 anni (Devo, Vandals, Offspring ma anche session man con Guns and Roses e Nine Inch Nails). Freese è stato il batterista più presente nei due spettacoli tributo organizzati a Londra e Los Angeles per omaggiare Hawkins di cui era amico fraterno. Conosce a memoria ogni singolo album della band, ha un enorme talento, è versatile ed è un ottimo cantante.

Altre voci riguardano il coinvolgimento di Chad Smith dei Red Hot Chili Peppers, o Travis Barker dei Blink 182 (già più probabile). Piuttosto che Matt Cameron dei Pearl Jam o Rufus Taylor (figlio di Roger Taylor dei Queen) che suona con The Darkness. Ma sono eventualità improbabili considerando l’agenda già fitta di musicisti impegnati a tempo pieno con le rispettive band. Omar Hakim (ex session man di grandissimo livello che ha lavorato con Sting o Peter Gabriel) è un’altra alternativa.

Affascinante l’idea di avere dietro i tamburi Shane Hawkins, il figlio di Taylor che ha commosso tutti con una straordinaria esibizione su “My Hero” a Londra. Ma Dave Grohl non ha alcuna intenzione di appesantire Shane, cui vuole molto bene e che ha solo 17 anni, di un ruolo che lo metterebbe al centro di un’attenzione mediatica devastante.

 

La straordinaria esibizione di Shane Hawkins a Londra in “My Hero”. Impressionante la sua somiglianza con il padre Taylor…