Ed Sheeran ha vinto la causa: e si sfoga… “Lasciateci almeno la creatività”

Si è concluso con una piena assoluzione il processo per plagio a carico di Ed Sheeran

Sollevato dopo tanta tensione e otto anni di polemiche. Ed Sheeran può finalmente lasciarsi andare, sfogarsi e sorridere dopo che la giuria del tribunale federale di New York lo ha prosciolto dall’accusa di plagio.

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Una bizzarra espressione di Ed Sheeran fuori dal tribunale – Credit ANSA (QNM)

La sua Thinking out Loud non è copiata da Let’s Get it On, classico soul portato al successo negli anni ’70 da Marvin Gaye e scritto da Ed Townsend.

Ed Sheeran, assolto con formula piena

Erano stati proprio gli eredi di Townsend a citare in giudizio Sheeran sostenendo che le due canzoni fossero identiche e ipotizzando un plagio. A suffragio di questa teoria i ricorrenti avevano presentato alcune perizie, incluse quelle di musicologi che avevano cercato di dimostrare le similitudini tra le due canzoni, sia nella linea melodica che nella progressione armonica. Senza convincere davvero nessuno…

Il tutto in un processo mediaticamente di enorme richiamo con decine di giornalisti assiepati fuori dal tribunale. E con alcuni episodi che hanno ulteriormente aumentato il clamore. Il malore di una delle eredi di Townsend, che è collassata in aula durante le testimonianze. Ma anche l’esibizione di Sheeran che su richiesta del suo avvocato ha potuto eseguire con la sua chitarra entrambi i brani, spiegando la genesi artistica della sua canzone, e rivendicandone l’originalità.

Decisione unanime

La giuria ha deciso all’unanimità in poco meno di tre ore. Al momento della sentenza Ed Sheeran, elegantissimo in completo blu, si è lasciato andare in uno sbuffo di soddisfazione e di sollievo e ha abbracciato il suo team di legali.

Poi di fronte ai giornalisti che lo aspettavano fuori dall’aula, il cantautore si è sfogato: “Abbiamo passato gli ultimi otto anni a parlare di due canzoni con testi e melodie completamente diverse, e da quattro accordi anch’essi diversi e utilizzati dai cantautori ogni giorno, in tutto il mondo, da sempre. Questi accordi sono elementi costitutivi comuni, che sono stati usati per creare musica molto prima che ‘Let’s Get It On’ fosse scritta. E saranno usati per fare musica molto tempo dopo che ce ne saremo andati tutti. Sono nell’alfabeto di un cantautore, il nostro tool di strumenti, e dovrebbero essere lì per essere usati da tutti noi. Nessuno li possiede e il modo in cui vengono combinati sono patrimonio comune. Così come nessuno può dire di possedere il colore blu”.

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Ed Sheeran dopo il tribunale un novo tour mondiale – Credit ANSA (QNM)

“Difendiamo il processo creativo”

Lo sfogo di Ed Sheeran è proseguito attaccando il modo in cui la creatività viene messa in discussione ogni giorno: “Tentativi di screditare il lavoro degli artisti è molto pericoloso. Sia per chi viene convinto a presentare un reclamo fasullo. Sia per quei cantautori che li affrontano. È sbagliato. Questa pratica va interrotta supportando adeguatamente le rivendicazioni sul copyright della musica autentica in modo che chi ha ragione venga giustamente ascoltato. Ma se la giuria avesse deciso diversamente, avremmo dovuto dire addio alla libertà creativa dei cantautori. Dobbiamo essere in grado di scrivere la nostra musica originale e impegnarci nella creazione indipendente senza preoccuparci in ogni fase del nostro percorso artistico che tale creatività venga erroneamente messa in discussione”.