Lancio in grande stile per il nuovo singolo dei Depeche Mode che ieri hanno presentato My cosmos is Mine
Avevano avvertito fin dall’inizio che Memento Mori avrebbe offerto molti spunti di riflessione non sempre positivi e ottimistici. E se il loro primo singolo Ghost Again gioca su una serie di immagini piuttosto inquietanti, più ombre che luci, il secondo singolo del nuovo album dei Depeche Mode si può definire addirittura inquietante.

Si intitola My Cosmos Is Mine e sembra tratto da una delle prime produzioni assolute della band di Basildon. Batteria molto cupa, suoni quasi industriali, la voce di Dave Gahan che rimbomba ricchissima di riverbero.
Depeche Mode, nuovo singolo
L’album, ormai annunciato da alcune settimane e promosso anche in Italia con la loro terza presenza assoluta sul palco del Festival di Sanremo, esce il 24 Marzo. My cosmos is mine è un altro affresco piuttosto minaccioso e distopico di quello che i Depeche Mode avvertono sia il mondo che viviamo oggi. Il testo è un avvertimento: non giocare con il mio mondo, il mio cosmo è mio, non mettere in discussione il mio spazio e il mio tempo dice il testo
Critica alla guerra
La canzone sembra essere fortemente influenzata dalle tensioni culminate negli ultimi mesi con la drammatica guerra in Ucraina. Il testo, scritto da Dave Gahan sotto questo aspetto è veramente molto chiaro: , nessuna morte senza senso. Il sussurro con cui il cantante chiude la canzone sembra quasi una preghiera: nessuna guerra, nessuna paura.

Pronti per il Tour
Per i Depeche Mode questo è il primo album dopo sei anni di silenzio ed è anche il primo disco dopo la morte di Andy Fletcher avvenuta lo scorso anno, quando il disco che stavano preparando si intitolava già così anche se il tastierista non aveva preso parte a nessuna delle riunioni per la realizzazione e la stesura dei brani.
Cresce ovviamente l’attesa per le loro tre tappe nel tour europeo che li vedrà impegnati a Roma, stadio Olimpico, Bologna, stadio Dall’Ara, e Milano, San Siro.
Biglietti quasi completamente esauriti confermando un rapporto assolutamente speciale che lega i Depeche Mode e il nostro paese che li ha adottati quando la band, ancora semisconosciuta, soggiornava spesso a Milano dove Martin Gore, Gahan e Fletcher erano popolarissimi in numerosi locali, suonando come DJ.
L’ultimo singolo dei Depeche Mode, niente video: solo una traccia audio