La notte dei Grammy Awards si chiude con una delusione plateale per i Maneskin, uno dei gruppi più attesi, favoritissimo ma uscito battuto nella corsa al premio di ‘miglior artista esordiente’
Tanta attesa, forse anche troppa per una band che comunque ha conquistato tutto sotto l’aspetto della popolarità, del successo e dell’evidenza di fronte a una platea mondiale in meno di due anni. Ma resta un pizzico di delusione per i Maneskin, superfavoriti nella notte dei Grammy Award nella categoria ‘miglior artista emergente’.

Il riconoscimento è andato invece a Samara Joy, interprete jazz relativamente poco conosciuta nel nostro paese e sicuramente meno popolare a livello mondiale dei Maneskin. Ma sostenuta in modo massiccio dal mercato americano e dai social. Forse anche una risposta da parte della Academy che ha voluto premiare una giovane cantante jazz (23 anni) togliendo un riconoscimento a un gruppo che di fatto ha vinto già tutto ed è estremamente popolare. E forse non aveva bisogno anche di questo.
Maneskin, niente Grammy
Resta la delusione per la band romana che dopo la notte dei Grammy, conclusa alle 7 del mattino con l’ennesimo premio assegnato a Beyoncé – un record assoluto con 32 Grammy in carriera, più di chiunque altro – rientra in Italia per essere trionfalmente accolta al Festival di Sanremo che si apre questa sera. I Maneskin, che nel frattempo hanno già raccolto il loro primo disco d’oro per il nuovo album “Rush!”, pubblicato pochi giorni fa, si esibiranno giovedì 9 insieme a Tom Morello, il chitarrista dei Rage Against The Machine che ha inciso con loro il nuovo singolo “Gossip”.
Le esibizioni di Sheryl Crow ed Harry Styles
I Maneskin sono stati comunque grandissimi protagonisti della serata. Forti della presenza ad alcuni dei talk show più importanti del paese e di una intensissima programmazione radiofonica, i quattro ragazzi romani si sono presentati come vere e proprie star di prima grandezza sul red carpet della Crypto Arena di Los Angeles. Richiestissimi da stampa e fotografi e ospiti di un lungo speciale che la CBS, titolare dei diritti dell’evento, ha realizzato su di loro.
La serata ha visto il ritorno in grande spolvero di Madonna, pronta per il suo tour mondiale. Con qualche momento di grande commozione. Come ad esempio il ricordo di Sheryl Crow che ha eseguito al pianoforte insieme a Bonnie Raitt e a Mick Fleetwood una deliziosa e struggente versione di “Songbird”, la canzone scritta da Christine McVie, voce e tastierista dei Fleetwood Mac scomparsa lo scorso anno. Un brano che ha raccolto applausi nel ricordo di tutti gli artisti scomparsi negli ultimi mesi tra i quali Lisa Marie Presley e Jerry Lee Lewis.
Tra le esibizioni più attese quella di Harry Styles che ha conquistato il premio per l’album dell’anno e ha eseguito il suo tormentone “As it Was”.
Beyoncé, esclusa dalle principali nomination, ha vinto il Grammy per il miglior album dance-elettronico battendo ogni record con 32 riconoscimenti a 41 anni. E una nuova tournee mondiale di nuovo in partenza.