Per chi scrive Caparezza è senza dubbio una perla nel mare della mediocrità rappresentato dalla musica italiana dei giorni nostri. Una voce in grado di cantare la realtà senza però la pesantezza di tanta musica d’autore, in grado di raggiungere tutti ed evolvere negli anni. Caparezza è pronto a tornare con un nuovo album, anticipato dal bel singolo Goodbye Malinconia.
Il prossimo album, che è poi il quinto di una carriera davvero prolifica, si intitolerà Il sogno eretico, e sancisce anche il passaggio del rapper alla major Universal. L’uscita è prevista per il 1 marzo 2011, ma intanto tutti i fan hanno potuto godere nell’attesa per una serie di video postati sul suo sito dall’artista, intitolati The Boias, che segnano il percorso verso la nuova creatura.
Alla fine, dopo tanta attesa, è tempo di accogliere il primo nuovo pezzo, Goodbye Malinconia, appunto, che consente a Caparezza di ampliare il proprio circolo di amici aggiungendo anche Tony Hadley, storico frontman degli Spandau Ballet.
La voce di Hadley, che canta il ritornello e un pezzo sul finale della canzone, si adatta perfettamente allo spirito del brano e del testo, dando un tocco di malinconia anni ’80, tenendo fede al titolo. Caparezza, dal canto suo, riesce ancora a scrivere un testo molto interessante, che rilegge la condizione attuale del nostro Paese sottolineando soprattutto il concetto di fuga: fuga dei cervelli, fuga dai doveri e dalle responsabilità, fuga dalla morale.
Il tono come sempre è quello goliardico cui il rapper pugliese ci ha abituato fin dai tempi di Fuori dal tunnel e Vengo dalla luna, e in questo senso oggi Caparezza per la scena italiana veste i panni del perfetto erede di Frankie HI-NRG, magari meno caustico e ma pur sempre intelligente. Passano gli anni, arrivano i successi ma lui non cambia, per fortuna.
Anche l’esordio al cinema è stato bagnato dal successo, grazie alla grandiosa comparsa nel film di Checco Zalone Che Bella Giornata, dove suona con la sua band cantando ad un matrimonio pezzi storici del pop italiano riletti in modo geniale come Sarà perché ti amo e Non amarmi. Segno che Caparezza piace, e a noi fa piacere. L’importante è che non perda la sua verve a causa dei soldi, perché se è vero che “il secondo album è sempre il più difficile, nella carriera di un artista”, anche il quinto e i successivi non sono da meno.