I più attenti osservatori delle produzioni televisive italiane riconosceranno senza dubbio il volto di Bianca Guaccero, attrice classe 1981 originaria di Bitonto. Nonostante la giovane età può già vantare un curriculum chilometrico tra film per il cinema e per la Tv, fiction e miniserie. Le mancava giusto la musica, sua seconda grande passione. Detto fatto, ecco il debutto da cantante con la pubblicazione del singolo Look into myself sotto lo pseudonimo BG.
L’esordio di Bianca Guaccero come attrice è targato 1999 quando partecipa al film Terra bruciata con Raul Bova, Michele Placido e Giancarlo Giannini, non certo gli ultimi arrivati. Da allora è stato un crescendo, in una carriera che ha trovato le soddisfazioni più importanti soprattutto in televisione, trasformandola in uno dei volti più riconoscibili delle fiction (ultima apparizione in ordine di tempo quella in Walter Chiari – Fino all’ultima risata del 2012). Con la musica ha avuto un primo incontro nel 2008.
Non come cantante ma come valletta del Festival di Sanremo, al fianco di Pippo Baudo e in compagnia di un’altra attrice, Andrea Osvárt. Forse dopo aver ascoltato gli artisti dell’Ariston si sarà convinta che se cantano loro può cantare anche lei, e allora si è impegnata a metter su un progetto personale, dapprima alla ricerca di uno stile adatto alla sua voce e poi lanciandosi nella pop-dance. La musica che possiamo ascoltare in Look into myself è infatti una sorta di mix tra il pop più danzereccio e le tipiche melodie italiane.
Bianca Guaccero, anzi BG, canta in italiano e inglese accompagnata dal rapper Kevin Etienne come nella migliore tradizione d’oltreoceano. Il brano, che dovrebbe anticipare un prossimo album di inediti, può vantare anche un video ufficiale diretto dal fidanzato regista Dario Acocella: Bianca si mostra in due versioni, una stile Alice nel Paese delle Meraviglie e una stile Eyes Wide Shut con tanto di maschera nera. Una metafora per ricordare le due anime dell’attrice, l’innocenza e la sensualità. Lasciamo a voi il compito di giudicare il valore del brano, ma vi anticipiamo che non è poi peggio di tante cose più blasonate che le radio propinano quotidianamente.