Amy Winehouse ieri 14 settembre 2011 avrebbe compiuto 28 anni. In occasione di questo primo compleanno senza la cantante soul, è stato rilasciato il video ufficiale di Body and Soul, canzone che Amy aveva cantato in duetto con la leggenda Tony Bennett e pubblicata sull’ultimo album di quest’ultimo.
Un modo per omaggiare l’artista scomparsa prematuramente per cause ancora poco chiare (chi parla di malattia, chi di overdose di droga, chi di farmaci assunti in malo modo), ma un modo anche per chiarire che Amy Winehouse, pur morta, continuerà a far sentire la sua presenza nel mondo della musica.
Detto in soldoni, ora la casa discografica e quanti detengono i diritti sulle opere di Amy Winehouse cercheranno di strizzare fino all’ultimo euro (o sterlina, ma vanno bene anche i dollari) tra raccolte, collaborazioni, live e persino il tanto acclamato terzo album di inediti postumo.
Non è certo una novità che gli artisti (sopratutto quelli maledetti, con una vita movimentata e tormentata) vendano più da morti che da vivi, e lo dimostra il balzo al primo posto in classifica dell’album Back to Black, suo secondo parto considerato il vero capolavoro della discografia. In attesa quindi di questo fantomatico terzo album che sarebbe già bello e pronto, possiamo rivedere Amy nel video di Body and Soul.
Il video peraltro ha una valenza anche storica, visto che si tratta dell’ultima registrazione ufficiale della cantante, effettuata nello scorso marzo 2011 presso i leggendari studi londinesi di Abbey Road. Quel che vediamo contrasta con l’immagine post-morte creata dalla stampa: qui abbiamo una Amy Winehouse rilassata e felice di poter duettare con uno dei suoi miti d’infanzia.
La voce, neanche a dirlo, funziona alla meraviglia, lontana anni miglia dalla performance scandalosa e corrotta dall’alcol della sua ultima comparsa dal vivo a Belgrado. Un’ultima nota: i proventi ricavati dalla vendita del singolo andranno alla fondazione anti-droga voluta dalla famiglia.