Si chiama yuccie la nuova tendenza che ci farà dire addio agli hipster. O quasi. Nella giungla della nostra società si fa spazio una tribù, una piccola comunità che tende a espandersi a macchia d’olio e che richiama a sé tutti coloro che realizzano qualcosa di originale. Yuccie, infatti, sta per young urban creative, cioè ragazzi giovani che fanno lavori creativi, che in questi credono e da questi vogliono guadagnare. Fin qui nulla di strano, se non fosse che a differenza degli hipster, in questo caso lo yuccie medio si identifica per diritto in questa fascia antropologica; questo, almeno, è quello che ci rivela Mashable, sito americano di informazione, sul quale è comparso un articolo-approfondimento di un autore, ovviamente, yuccie.
Si è yuccie se si crede in se stessi, se si pratica un lavoro creativo e se si vuole vivere di questo. Sono yuccie, o richiedono di essere considerate tali, persone che svolgono attività come consulenti, grafici, coordinatori di marchi di lifestyle, imprenditori e altri lavori del settore indipendente e autonomo. Coloro che svolgono queste mansioni sono dei privilegiati, spiega l’autore del pezzo che ha individuato la tendenza, perché non solo credono ardentemente nei loro sogni ma sono convinti di dover trarre profitto da questi. Una prospettiva simile, un tempo, è stata quella degli yuppie, non a caso il termine deriva dall’espressione young urban professionist.
Il più delle volte lo yuccie ha già un lavoro ma dipendente, spesso è costretto a svolgere attività che non ritiene siano in linea con il suo estro e per questo abbandona il suo ruolo, anche se ha un ottimo contratto, per perseguire ciò che più ritiene più opportuno. Non ha bisogno di guadagnare una fortuna ma preferisce essere pagato, anche poco, per una sua idea piuttosto che concretizzare quella di qualcun altro.
Inoltre, Mashable ha fornito una lista di caratteristiche yuccie e tra queste c’è l’adorazione per i dolci artigianali, fare corsi di pittura e possedere diverse copie del libro Libertà di Jonathan Franzen, giocherellare su internet, preferenza per i tatuaggi piccoli, perché quelli grandi potrebbero compromettere la propria carriera, avere migliaia di follower su Instagram e zero su Twitter, comprare i giornali nel weekend per il puro gusto di farlo ma senza leggerne nemmeno un titolo, e cenare spesso al ristorante, perché fa molto più cool e perché è comodo per postare diverse foto di food. Sempre su Instagram.