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Presentato nel mese di settembre 2014, Samsung Gear VR è il progetto partorito dalla partnership stretta tra il costruttore coreano e Oculus VR. L’accordo tra le due parti prevedeva che Samsung, da una parte, fornisse all’impresa americana degli schermi per i suoi caschi realizzati in casa (gli Oculus Rift appunto), e Oculus, dall’altra, creasse in collaborazione con Samsung un apparecchio dall’aspetto e dalle caratteristiche singolari. Affare fatto, il progetto è ormai realtà grazie alla partnership asiatico-americana andata a buon fine.
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Come funziona?
In effetti Samsung Gear VR non dispone semplicemente di nessuno schermo. L’idea dietro questo progetto è fare in modo che il vostro smartphone (Samsung, se possibile, siamo intesi) funga sia da schermo che da console, offrendo in questo modo una soluzione di realtà virtuale detta “nomade” visto che, arrivati a questo punto, non c’è bisogno di computer o di presa di corrente.
Uscito lo scorso 8 dicembre negli Stati Uniti, il casco Samsung Gear VR è disponibile in commercio ad un prezzo pari a 199 dollari. Oltremanica il dispositivo è venduto a 169 sterline (199 sterline con il comando bluetooth di Samsung), il che dovrebbe potervi dare un’indicazione approssimativa in euro, quando (?) Samsung Gear VR sarà disponibile da noi alla vendita.
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C’è un ma
Sebbene il prezzo finale possa sembrare molto attraente, sappiate tuttavia che c’è un ma. L’unico apparecchio compatibile con Gear VR è il Galaxy Note 4, un bello smartphone che vi costerà oltre 600 euro se non ne siete già in possesso. Galaxy S6, che dovrebbe essere svelato a inizio marzo 2015 in occasione dell’MWC, sarà compatibile anche lui con il casco virtuale, proprio come il nuovo Galaxy S Edge. Due dispositivi mobili di cui non si conoscono i prezzi, ma che non dovrebbero di sicuro far parte degli smartphone entry-level, su questo non ci piove. Samsung Gear VR non sarà quindi alla portata di tutti i portafogli.
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