I forni a microonde possono tornarci davvero inutili in molti casi (chi non ha mai riscaldato del cibo avanzato il giorno prima?), ma il loro problema numero uno rimane sempre lo stesso: la parte esterna scotta, quella interna è fredda! E purtroppo, che lo vogliamo o no, è la tecnologia stessa a volere questo principio contraddittorio, ma con il quale tutti i possessori di microonde hanno imparato a convivere. Eppure una soluzione per migliorare le cose esiste! Come? Aggiungendo magari una telecamera termica al forno… Non ci avevate mai pensato vero? Bene, se può consolarvi, noi nemmeno.
Il Heat Map Microwave è un concept brevettato di forno a microonde. L’ex ingegnere della NASA, Mark Rober, ha avuto la geniale idea di integrare una telecamera termica proprio al di sopra del piatto da riscaldare e uno schermo al posto del vetro del forno in questione. Il risultato di questa operazione? E’ ora possibile vedere, in tempo reale, il piatto che si riscalda. Blu, poi rosso, in seguito giallo e infine bianco: quest’ultimo colore rappresenta la temperatura ottimale predefinita per il vostro cibo. Ne impariamo di cose grazie a quello che potrebbe sembrare un innocuo microonde vero?
E da qui nascono le più svariate soluzioni. E’ ovviamente possibile guardare lo schermo e fermare il forno a microonde quando tutto diventa bianco. Ma la cosa migliore sarebbe comunque che l’apparecchio sia abbastanza intelligente da sapere quando il tutto è caldo e che si fermi automaticamente. Mark Rober immagina persino di connettere il forno a microonde al vostro smartphone per tenere un occhio al vostro piatto che siate nella vostra sala da pranzo o sul vostro divano. Questa funzionalità consentirebbe persino di aggiungere del tempo se necessario. Potremmo aggiungere anche un secondo schermo per poter passare dalla visione termica a quella in Full HD da 1080p, ad esempio!
Se sognate un giorno di cambiare forno a microonde e passare al ben più tecnologico Heat Map Microwave, non esitate più un secondo: consultate il sito BetterMicrowave e firmate la petizione! Sulla piattaforma di Better Microwave potrete anche leggere la breve intervista a Mark Rober in inglese.
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