Le arti marziali sono uno sport che da sempre affascina e attira l’attenzione su di se; vuoi perché il cinema ci ha fatto amare questi misteriosi guerrieri orientali che distruggono nemici e muri con la sola forza delle loro gambe e braccia; vuoi perché i cartoni animati e fumetti giapponesi invadono da anni il nostro mercato e ci propongono la loro visione mistica e nobile del combattimento, in contrapposizione alle nostre “volgari” armi da fuoco; vuoi perché lo sport sta avendo una certa eco anche in TV. Insomma, metteteci tutto quello che volete a supporto della tesi, ma va da se che aumentano le palestre che si dedicano a queste discipline, di pari passo con l’interesse della nostra società.
Il mercato videoludico è da sempre un chiarissimo specchio delle tendenze sociali: se sono le arti marziali che vogliamo, arti marziali avremo; i ragazzi di Yuke’s sono specialisti nello sviluppare videogame sportivi legati al combattimento e UFC Undisputed 3 è la loro ultima scommessa.
Di videogiochi in cui si possono dare botte a colpi di arti marziali ce ne sono davvero tanti, basta prendere in esame un qualsiasi picchiaduro, ma si tratta pur sempre si un’accozzaglia di generi, senza regole a supporto, patria dello button mashing. Ciò che mancava insomma erano i titoli che davano dignità sportiva alla disciplina, arrivati comunque, ma molto più tardi. Il team Yuke’s, che qualche mese fa si è dedicato ad un altro sport di combattimento di nicchia con WWE 12, ci riprova portando avanti l’ottima serie di UFC Undisputed, che, con l’uscita del 17 febbraio, arriva al terzo capitolo riconfermandosi il miglior titolo legato alla Ultimate Fighting Championship, la federazione di arti marziali miste americana, la più importante a livello mondiale.
Il nuovo UFC Undisputed 3 non si discosta granché dal precedente capitolo considerato che questo era già il migliore sul mercato; ritroveremo la solita varietà di modalità di gioco, con esibizioni, sfide e tornei veloci, ma le novità non mancano, come la Ultimate Fights, in cui saremo chiamati a disputare incontri storici, soddisfando determinati obiettivi, e una revisionata modalità Carriera, più focalizzata sui combattimenti che sugli allenamenti. La novità più interessante comunque e l’acquisizione del marchio PRIDE Fighting Championships, ossia la vecchia federazione di arti marziali miste giapponese con le sue regole e i suoi stili di combattimento, che si affiancheranno a quelli della federazione americana. Le regole giapponesi consentono combattimenti assai più cruenti e portano sul ring la possibilità di far davvero male e infierire sull’avversario.
Dal punto di vista del gameplay è interessante sottolineare come UFC Undisputed 3 abbia un occhio di riguardo ai giocatori che si avvicinano per la prima volta al titolo, proponendo un sistema di controllo semplificato , che facilità alcune azioni durante il combattimento, affiancato al sistema PRO, dedicato ai giocatori esperti che hanno già una certa padronanza e abilità nelle mosse. Va detto comunque che UFC Undisputed 3 non autorizza il classico button mashing: premere tasti a caso significa cadere costantemente al tappeto e non riuscire a finire un incontro, considerata anche la notevole IA degli avversari.
I combattimenti sono sempre molto fluidi e realistici; le novità in termini di contrattacco e finte lasciano sempre la possibilità al giocatore esperto di ribaltare anche le situazioni più difficili e disperate. Mai come ora l’incontro va combattuto sempre e comunque, anche sotto una micidiale presa che ci incolla a terra a subire i colpi dell’avversario. UFC Undisputed 3, insomma, con un roster di centocinquanta combattenti e altri in arrivo, è la migliore esperienza del genere attualmente disponibile sul mercato, per PS3 e X360.