Il puzzle game della Valve, Portal, ha sicuramente lasciato il segno, nato come semplice regalo agli acquirenti di Half-Life 2 il titolo infatti è riuscito a conquistare una propria identità ed una pubblicazione stand-alone. Non troppi mesi fa è stato poi rilasciato un seguito di grandissimo successo, sia di critica che di vendita. La formula vincente di Portal risiede nella semplicità del gameplay, legata a degli enigmi da risolvere affidandosi alla creazione di una porta d’entrata e una d’uscita. Nient’altro.
I ragazzi della Toxic Games devono aver ben studiato il lavoro di Valve perché il loro Q.U.B.E. ricorda le dinamiche e gli ambienti di Portal, affidando il gameplay alla manipolazione di cubi colorati dentro un ambiente asettico e spoglio. Succede quando Portal incontra il cubo di Rubik.
Il puzzle game prodotto da Toxic Games è una vera sorpresa che non ha mancato di attirare le lodi della critica del settore; pur ricordando per ambientazione e gameplay il lavoro di Valve, Q.U.B.E. ha una propria identità ben distinta, dotata di un gameplay semplice e stuzzicante, votato interamente alla risoluzione di enigmi, che aumentano di complessità con il procedere del gioco.
Il protagonista si risveglia all’interno di un complesso spoglio e asettico, con le pareti ricoperte di pannelli bianchi. Il bianco è il colore predominante, ma ben presto scorgeremo dei pannelli di colore differente. Il misterioso protagonista, che non ha un nome o una minima caratterizzazione, è dotato di una tuta implementata di particolari guanti che possono interagire con i pannelli: dove il guanto sinistro effettua una precisa azione il destro effettua l’azione contraria. L’azione specifica è legata al colore dei pannelli che ci circondano: i blocchi rossi possono sporgere oltre il livello del muro, i blocchi gialli si alzano per formare una scala, i blocchi blu si trasformano in catapulta (e quindi ci permettono di raggiungere zone sopraelevate) , i blocchi viola fanno ruotare parte dello scenario ecc. I blocchi bianchi sono semplice contorno, tranne che nelle fasi avanzate di gioco, in cui alcuni di loro potranno essere contaminati con il colore degli altri blocchi, attribuendo loro le medesime caratteristiche.
Q.U.B.E. dosa sapientemente il livello di difficoltà dei propri enigmi e, per evitare il ripetersi di situazioni e cadere nella monotonia, varia notevolmente l’ambiente di gioco: laddove c’era una stanza bianca e sterile ecco presentarsi ora una stanza buia, con i soli cubi a illuminare l’ambiente, oppure si inizia a percepire il degrado dell’ambiente.
Q.U.B.E. è un gioco molto maturo che vive e muore di soli enigmi, non c’è una trama a contorno ed è quindi consigliato agli amanti del genere. Il titolo è disponibile dal 16 dicembre, escusivamente per PC.