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Sebbene sappiamo bene che ci vorrà ancora del tempo per assegnare l’edizione 2011 degli oscar ai videogiochi, una buona ipoteca sulla “statuetta” dell’originalità se l’è già assicurata un videogioco, osannato dalla critica, parecchio tempo prima dell’uscita, come un vero e proprio capolavoro.
Parliamo di Journey, titolo che prende nettamente le distanze dalle stereotipate trame di gioco che sempre più tendono a succedersi nel mercato videoludico.
L’evento PlayStation Experience di Londra ha costituito un riscontro in più circa il grande colpo messo a segno dalla premiata ditta già creatrice di Flower, formata dal duo Robin Hunicke – Jenova Chen di thatgamecompany.
Il titolo sembra tanto un oggetto ispiratore dei pensieri più stravaganti, un invito al viaggio e alla meditazione che finalmente potrà compiersi anche grazie all’arte videoludica, dopo l’oramai maturata esperienza di cinema, pittura e musica.
Rispetto all’intero altro quadro che si delinea nei videogames odierni, Journey non vuole mettere nelle mani dell’utente il tradizionale eroe invincibile e capace di compiere le più impensabili missioni.
Piuttosto, il personaggio di cui disporremo sarà debole, vulnerabile, pienamente vittima del corso casuale degli eventi.
Questa continua ricerca dell’ignoto è rintracciabile nella totalità delle componenti che compongono il mosaico di Journey, a partire dalla modalità cooperativa che non poteva non essere di comune uso.
Il multiplayer prevede, infatti, un certo grado di interazione, ma lascia i giocatori liberi di decidere circa il loro modo di comunicare: tasto Cerchio servirà, a tal proposito, per emettere dei suoni e dei segnali, di tipo diverso a seconda della pressione esercitata, e tentare quindi di mettersi in contatto con il resto degli utenti.
Journey è un’esclusiva PlayStation 3 e sarà supportata dalla piattaforma PlayStation Network.
Ancora incertezza sulla data di uscita.