Google Foto è la nuova applicazione fotografica per gli utenti del Web così come di iOS e Android ed è stata svelata in occasione della Google I/O: è disponibile da oggi. Questa nuova applicazione di galleria fotografica era già stata presentata sul social network Google +, ma fino ad ora era solamente legata adesso nella funzionalità “foto”. Oggi, è perfettamente indipendente e disponibile agli utenti di smartphone. Secondo Anil Sabhawal del marchio di Mountain View, dovrebbe rivoluzionare le abitudini degli utilizzatori in fatto di foto, grazie tra l’altro ad un’organizzazione automatizzata e ad una condivisione estremamente semplice.
L’insieme delle vostre foto viene così immagazzinato nello stesso posto virtuale e trasferito automaticamente a partire dai vostri dispositivi, inclusi anche i ritocchi che apportate. L’applicazione classifica le foto tramite un “nuovo sistema di organizzazione intelligente”, in base ai luoghi, alle persone o agli oggetti rappresentati. Non serve più quindi creare degli album o identificare le vostre foto: il campo di ricerca permette di ritrovare molto facilmente un evento o tutte le foto di una stessa persona. Le foto vengono messe in ordine cronologicamente. Il ritocco (filtro, collage, quadri, montaggi video) e la condivisione sono estremamente semplice (si fanno in un click), anche con le persone che non hanno l’applicazione (via SMS, email, Hangouts, WhatsApp, Twitter,…)
Lo stoccaggio è gratuito e limitato. L’unica conditio sine qua non è che le immagini non devono superare una definizione di 16 megapixel e i video non devono avere una qualità che vada al di sopra dei 1080p, perché potrebbero essere compressi. Google si posiziona di conseguenza come un serio concorrente di Apple e il suo servizio iCloud. Quest’ultimo tuttavia è a pagamento a partire da un 1TB. Un altro concorrente diretto di Google Foto potrebbe essere ad esempio Amazon Premium Photos. L’applicazione Google Foto è disponibile sia su device iOS che Android, ma anche su internet.
Il nostro cervello potrebbe sbloccare gli smartphone del futuro