Stranger Things: gli easter egg e le citazioni horror che non avete mai notato

In Stranger Things gli easter egg e le citazioni horror che non avete mai notato abbondano, perché questa serie tv di Netflix è un po’ un amarcord degli anni 80, dove largheggiano i riferimenti alla cinematografia e alla letteratura del periodo. Così, in Stranger Things si possono ritrovare citazioni tratte da Star Wars o da Cujo, come le locandine appese al muro dei film più celebri del periodo. Non ci credete? Allora scopriamo assieme cosa ci “nasconde” Stranger Things, ovvero tutti gli easter egg e le citazioni horror che non avete mai notato.

Gli omaggi Steven Spielberg in Stranger Things

Fra gli easter egg più facili da individuare in Stranger Things abbiamo quelli relativi ad un mostro sacro della cinematografia anni 80 (e non solo): Steven Spielberg.

Infatti, sono diversi i riferimenti al regista americano e alle sue opere, come le varie locandine appese ai muri, fra le quali spicca quella de Lo squalo. Sempre parlando di squali, è anche interessante notare la coincidenza con il mostro di sottosopra: infatti, Nancy e Jonathan lo paragonano proprio a questo animale, vista la sua attrazione per il sangue.

Ma i riferimenti a Spielberg non finiscono qui. Undici è un po’ un alter ego di ET, il simpatico ed impaurito alieno che fa amicizia con un ragazzino terrestre esattamente come accade alla bimba di Stranger Things. Secondo alcuni, Undici avrebbe qualcosa in comune anche con la protagonista de L’incendiaria di Stephen King, considerato che ha poteri paranormali.

Dopo Lo squalo ed ET, Stranger Things omaggia ancora una volta Steven Spielberg con un easter egg su I Goonies. Ad un occhio attento non sarà sfuggito il parallelismo caratteriale fra i ragazzini protagonisti.
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Stephen King e le citazioni in Stranger Things

Anche Stephen King è fra gli easter egg e le citazioni horror che non avete mai notato in Stranger Things: d’altronde, come dimenticare un autore fondamentale della letteratura horror come lui? Di King ravvisiamo diversi riferimenti, a cominciare già dal titolo, che fa riferimento a Needful Things (Cose preziose nella versione italiana), romanzo del 1991. Inoltre, la scomparsa iniziale del bambino è un chiaro riferimento ad IT e a rapimento di Georgie, tant’è che in un flashback Joyce chiede a Will se ha ancora paura dei clown.

Altro easter egg facilissimo da individuare è quello dedicato a Cujo, il libro (e poi film) di Stephen King con protagonista un diabolico cane: in Stranger Things un poliziotto sta leggendo proprio Cujo e Hopper, passando, esprime il suo gradimento per l’opera.

Ultimo, per il momento, riferimento alle opere horror di King è la camminata sui binari dei protagonisti, che partono alla ricerca di sottosopra andando nel bosco: la stessa scena la notiamo anche nel film Stand by me – Ricordi di un’estate, trasposizione cinematografica del racconto Il corpo.
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Il fantasy anni ’80 presente in Stranger Things

Dopo Spielberg e King, fra gli easter egg e le citazioni horror che non avete mai notato si Stranger Things abbiamo i riferimenti al mondo del fantasy, specie a quello anni 80.

Se si conosce Tolkien e la sua opera, di certo non sarà passato inosservato l’omaggio a Mirkwood, così come la parola d’ordine per entrare nel fortino di Byers che è Radagast, ovvero il nome di uno stregone della Terra di Mezzo. Non può poi mancare un easter egg dedicato a Star Wars, considerato che fra i giocattoli di Mike c’è un bellissimo pupazzo di Yoda.

Inoltre, anche la grafica della locandina è stata ispirata da Star Wars: per realizzarla si è fatto riferimento proprio ai lavori originali di Drew Struzan, che realizzò le locandine di Star Wars e di Indiana Jones.