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Scopriamo chi sono i miliardari che hanno perso tutta la loro ricchezza in poco tempo e che hanno dilapidato la propria fortuna per i più diversi motivi. Al mondo ci sono pochi fortunati che possono godere di immense ricchezze, ma i soldi non durano per sempre e se non si amministrano bene, anche tanti miliardi possono finire davvero in breve tempo! Fare un investimento sbagliato, dopotutto, è più semplice di quanto si pensi. Sfogliate insieme a noi le schede con i miliardari che hanno perso tutti i loro soldi, e, se non volete rischiare di fare una fine simile, ricordate di scoprire come guadagnare in borsa senza rischiare il proprio capitale.
Foto: Noxi
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Eike Batista era l’uomo più ricco del Brasile, voleva diventare la persona più ricca del mondo ma il miliardario ha perso il 99 per cento di tutto il suo patrimonio, 33 miliardi di dollari, in un anno. L’imprenditore, figlio dell’ex ministro Eliezer Batista, ha costruito un impero occupandosi di minerali, petrolio e gas naturale, di energia elettrica, di logistica senza tralasciare il settore alberghiero e quello dell’intrattenimento. E’ grazie a lui che fu decisa l’assegnazione a Rio dei Giochi Olimpici del 2016 e al Brasile dei Mondiali di Calcio 2014. The Economist lo aveva definito ”l’uomo che è riuscito a capire, e a sfruttare, i punti di forza e le debolezze della sua nazione”. Lo hanno ribattezzato il ”magnate dei miracoli”: a soli venticinque anni Eike Batista possedeva già un capitale di 6 milioni di dollari. Ancora nel marzo del 2012 Bloomberg aveva quantificato la sua fortuna in 34,5 miliardi di dollari. Ora ha perso tutto. O meglio, quasi tutto. Come ha raccontato il Financial Times, il declino di Batista è iniziato con la crisi economica nel Paese che ha allontanato gli investitori dalle sue imprese. [/multipage]
[multipage]Sean Quinn
Il banchiere irlandese Sean Quinn ha dilapidato una cifra pari a quasi 5 miliardi di euro. Una volta era l’uomo più ricco in Irlanda e il 12° più ricco del Regno Unito. Il signor Quinn è quello che possiamo definire un self-made man che ha iniziato a fare affari vendendo ghiaia estratta dalla fattoria della sua famiglia in Derrylin. Il magnate ha dichiarato bancarotta nel 2010 e la sua attività è fallita nel 2012. Il motivo della rovina economica pare sia stata una azione finanziaria azzardata. La produzione delle sue ex aziende (Quinn Industrial Holdings Ltd) è proseguita poi grazie al fatto di essere stata acquistata da un gruppo di suoi sostenitori e guidata da ex dipendenti del Gruppo Quinn. [/multipage]
[multipage]Bjorgolfur Gudmundsson
Bjorgolfur Gudmundsson, conosciuto per essere l’imprenditore birraio e dirigente sportivo più ricco dell’Islanda, costruì la sua fortuna non solo con la birra, ma anche con le fortunate azioni di Landsbanki e con l’acquisto della West Ham, la squadra di calcio nazionale. Condannato a dodici mesi di carcere nel 1991 per truffa in seguito al fallimento della Hafskip, si trasferì in Russia e fondò la Bravo Brewery, che fu poi venduta alla Heineken nel 2002 per 400 milioni di dollari. Tornato in Islanda, divenne presidente e direttore della seconda più grande banca del Paese, la Landsbanki. A seguito della crisi finanziaria islandese del 2008, la Landsbanki è stata nazionalizzata. Nel 2008 la rivista Forbes ha valutato il suo patrimonio in 1,1 miliardi di dollari, ponendolo al 1014º posto tra gli uomini più ricchi del mondo a seguito della crisi finanziaria islandese del 2008, tuttavia, la stessa rivista Forbes ha rivalutato la sua ricchezza a zero dollari.[/multipage]
[multipage]Allen Stanford
Il plurimiliardario Allen Stanford, proprietario di una collezione di jet, navi e di una squadra di cricket di livello agonistico, fino a qualche tempo fa era considerato tra i più ricchi uomini d’affari americani. Oggi si trova in carcere con l’accusa di frode bancaria.[/multipage]
[multipage]Masayoshi Son
Masayoshi Son era un uomo d’affari tra i più ricchi dell’intero Giappone. Con l’acquisto di un pacchetto di titoli sfortunati, il ricco investitore ha dilapidato ben 70 miliardi di dollari. Nonostante ciò, resta tra le personalità giapponesi con il più elevato conto in banca. [/multipage]
[multipage]Yasumitsu Shigeta
Il fondatore della compagnia telefonica mobile giapponese, Yasumitsu Shigeta, poteva contare su un patrimonio di quasi 45 miliardi di dollari. Agli inizi del 2000, fece un investimento azzardato e in una sola giornata perse quasi tutto comprando azioni riguardanti smarthone.
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