Deepwater – Inferno sull’oceano: storia di un disastro ambientale. E umano

[veedioplatform code=”f7ac3b2e95dcca946340ddfbab06f991″]
Deepwater – Inferno sull’Oceano è il nuovo film di Peter Berg, che vede nel ruolo di protagonista l’attore Mark Wahlberg. La pellicola, in uscita nelle sale italiane il 6 ottobre e distribuita da Medusa in collaborazione con Leone Film Group, pone l’accento sui fatti avvenuti sulla Deepwater Horizon, una piattaforma trivellatrice semisommergibile situata in acque profondissime al largo della costa della Louisiana. Il film racconta la storia di quei lavoratori che hanno dovuto trovare il coraggio per combattere contro qualcosa di inimmaginabile e, soprattutto, inarrestabile. L’accaduto rappresenta il più grande orrore ambientale della storia americana ma non solo. L’improvvisa esplosione ha innescato un incendio incontrollabile e molto violento, che ha tolto la vita a 11 persone. Berg offre, dunque, un nuovo punto di vista, che si concentra proprio su coloro che quel disastro l’hanno vissuto e dal quale non sono mai stati sicuri di salvarsi.

Il 20 aprile 2010, i 126 lavoratori impegnati nelle operazioni di trivellazione nel pozzo Macondo, poco distante dalla costa della Louisiana, si resero conto che quello sarebbe potuto essere il loro ultimo giorno di vita. Alle ore 22, un’enorme esplosione, dovuta a una colonna di gas metano, che risalì lungo la trivella fino alla piattaforma petrolifera, mise fuori controllo tutti i meccanismi di sicurezza della Deepwater Horizon, provocando la morte di 11 uomini e ferendo gravemente tanti altri. I sopravvissuti combatterono con coraggio per salvare sé stessi e i loro compagni. Milioni di persone sulla terraferma per 87 giorni seguirono con attenzione l’accaduto in televisione, pregando affinché tutti i lavoratori della Deepwater Horizon rimasti in vita potessero salvarsi. Intanto, nelle acque del Golfo del Messico, oltre 50.000 barili di petrolio si riversarono dalla piattaforma, causando quello che oggi è considerato il più grave disastro ambientale della storia. Cosa andò storto in quella operazione è ancora oggi oggetto di discussione.

Il protagonista del nuovo film di Peter Berg è Mark Wahlberg, attore candidato all’Oscar, con il quale il regista aveva già lavorato in passato (Lone Survivor). Wahlberg veste i panni del coraggioso e tenace capo tecnico elettronico della Transocean, Mike Williams. Lui, come gli altri lavoratori specializzati della Deepwater Horizon, sa bene che la piattaforma è molto sicura ed è in grado di prevenire anche le più gravi e violente esplosioni. Non avrebbe mai potuto immaginare che quel 20 aprile sarebbe stato il peggior giorno della sua vita. In un attimo si ritrova a combattere contro un inferno inaspettato e impetuoso per salvare la sua vita e quella dei suoi colleghi.

Mike Williams è il volto dell’eroismo di questa incredibile vicenda: il desiderio di rivedere la sua famiglia gli dà la forza per cercare in tutti i modi e con tutti i mezzi di mettersi in salvo. Con l’aiuto di alcuni suoi colleghi, sprona anche chi è convinto di non farcela, conducendo tutti alla salvezza sulla terraferma. Quello che hanno provato il capo tecnico della Deepwater Horizon e tutti i lavoratori rimasti in vita è inimmaginabile: attraverso le performance di Mark Wahlberg, Kurt Russell, John Malkovich, Gina Rodriguez, Dylan O’Brien e Kate Hudson è possibile percepire il sentimento di paura ma anche la forza, il coraggio e l’eroismo che contraddistingue tutti i superstiti di questo imponente disastro ambientale. E umano.

Il film è stato girato a New Orleans, in Louisiana, accanto alle comunità che hanno realmente vissuto questo enorme disastro. La produzione ha avuto inizio nell’estate 2015 e ha coinvolto anche coloro che in passato hanno fatto parte dell’industria petrolifera, i quali hanno collaborato come saldatori, ricreando il set in modo autentico. La più grande sfida è stata rappresentata dalla costruzione della Deepwater Horizon, una piattaforma imponente e complessa, che è valsa otto mesi di lavoro a Seagers, scenografo della pellicola, e al suo team. Anche la scena dell’esplosione è stata piuttosto ardua da rappresentare: ondate di acqua salata, fango e fuoco hanno sommerso l’intero cast. Il supervisore agli effetti visivi Burt Dalton ha, infatti, raccontato: “Riprodurre la scena dell’esplosione è stato un processo incredibile. Ci siamo consultati con esperti che erano lì quel giorno, ma ci è voluto molto tempo per trovare le giuste attrezzature per ricreare quel momento”.

Deepwater – Inferno sull’Oceano è un film che pone in rilievo il lato umano di chi quella tragedia l’ha vissuta realmente. Racconta la storia di eroi, di uomini coraggiosi e donne valorose, che trovano la forza di reagire, anche quanto tutto sembra perduto.