Le tasse sono l’argomento più importante di queste settimane, che ormai ci accompagna dall’insediamento del nuovo governo Monti e dal varo della manovra Salva Italia. Al popolo italiano erano richiesti grossi sacrifici per riportare la situazione finanziaria nell’ambito dell’accettabile. Sacrifici che si sono trasformati in nuove tasse.
L’aumento della pressione fiscale diretta e indiretta andrà a pesare inevitabilmente sul portafoglio dei contribuenti, tanto che secondo un’analisi del Corriere della Sera dovremo lavorare sette giorni in più per pagare le tasse rispetto al 2011. Si tratta di una proiezione per determinare il Tax Freedom Day, ovvero il giorno della liberazione fiscale.
Considerando tutte le tasse che dovremo pagare, fino a che giorno del 2012 dovremo lavorare per soddisfare le pretese dell’erario? Questa la domanda, e la risposta è chiara e inequivocabile: fino al 19 giugno 2012, ovvero una settimana in più rispetto al 2011, visto che l’anno scorso il giorno della libertà arrivava il 14 giugno 2011.
Considerando che il 2012 è bisestile, fanno giusto 171 giorni di schiavitù del contribuente, che solo con l’arrivo dell’estate potrà finalmente iniziare a guadagnare qualcosa per se stesso. Il che nella maggior parte dei casi si trasformerà comunque in altri esborsi per le spese proprie come i mutui, le rate dell’auto o di eventuali beni acquistati in formula rateale.
La proiezione, che viene effettuata dal quotidiano fin dal lontano 1990, prende come riferimento un lavoratore medio che guadagna poco meno di 50mila euro lordi all’anno. Per tutti coloro che invece sono meno fortunati a livello economico, ovvero con reddito inferiore (23.649 euro), il tanto agognato Tax Freedom Day arriverà prima, il 14 maggio 2012, comunque sempre quattro giorni dopo rispetto al 2011.
La colpa, come detto, è dell’aumento della tassazione voluto dal governo Monti, con l’aumento della pressione nel caso di tasse già in vigore e con l’introduzione di nuovi balzelli (vedi la famigerata IMU). Ci avevano già detto che il 2012 sarebbe stato un anno duro, e il rientro dalle ferie, per chi le ha avute, non fa che confermare questo trend.
Foto da Images_of_Money