Tasse locali, una stangata da 1.230 euro

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Avevate la sensazione che il portafoglio fosse più leggere? Era proprio così: la Cgia di Mestre ha reso noti i risultati di un’indagine sulla pressione fiscale locale, dalla quale risulta che le tasse locali nel 2011 hanno avuto un peso notevole sulle tasche degli italiani. Una vera e propria stangata da 1.230 euro all’anno, che suddiviso per i 12 mesi significa più di 100 euro di esborso ogni 30 giorni soltanto per le imposte locali, cui vanno poi ovviamente aggiunte anche le altre tasse nazionali e le imposte indirette. Un salasso che rischia di essere anche peggiore nel 2012.

Come detto, infatti, le cifre indicate dallo studio si riferiscono al 2011, ovvero prima dell’avvento del governo Monti e dell’approvazione del decreto Salva Italia, che ha reso ancora più gravoso il carico della pressione fiscale sulle spalle degli italiani. L’introduzione dell’imposta municipale unica (IMU) e l’aumento dell’addizionale regionale Irpef dello 0,33% faranno sentire ben presto i loro effetti, senza contare che dal 2012 gli enti locali potranno aumentare le loro aliquote. Se nel 2012 piangeremo lacrime di sangue, anche nel 2011 comunque non abbiamo scherzato.

La cifra di 1.230 euro viene dalla media effettuata prendendo in considerazione i Comuni italiani. Il dato più evidente scorrendo la classifica della pressione tributaria locale è quello che vede i contribuenti del Nord Italia generalmente più tartassati di quelli del Sud. Una differenza che però si riequilibra con i redditi più elevati percepiti nelle aree settentrionali e con la qualità dei servizi spesso sensibilmente migliore. Varese ottiene comunque il poco lusinghiero primato di Comune con i cittadini più tartassati con una pressione tributaria locale pro-capite pari a 1.714 euro.

A ruota seguono Lecco (1.681 euro), Bologna, Monza e Bergamo (1.665 euro), mentre le ultime posizioni, decisamente sotto media, sono occupate da Caltanissetta (789 euro), Agrigento (767 euro) e Lanusei (671 euro). Il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi, spiega queste differenze tra le aree del Paese: “Il nostro sistema fiscale è basato sul principio della progressività e quindi dove si versano più tasse i livelli di reddito sono mediamente più elevati e, quasi sempre, qualità e quantità dei servizi sono più alte. La pressione tributaria locale della Lombardia è più alta per il carico fiscale riconducibile all’Irap che, applicata dalle Regioni, viene pagata dalle imprese e non dai cittadini”. Aspettiamoci dunque un finale di 2012 di fuoco anche a livello di tasse locali.