A seguito dell’approvazione della Legge di Stabilità 2012 in Commissione Bilancio, cerchiamo di comprende cosa cambia per le detrazioni fiscali. La riduzione del cuneo fiscale sembra essere la nuova parola d’ordine del governo Monti, ma un capitolo importante della manovra è rappresentato proprio dalle agevolazioni per le famiglie e i contribuenti, alle prese con una pressione fiscale a tratti insostenibile.
Per fortuna gli emendamenti alla bozza iniziale del governo hanno cancellato gli odiati tetti alle detrazioni e deduzioni (quello minimo di 250 euro e quello massimo di 3 mila euro) e la retroattività dei tagli alle detrazioni. Il governo, eliminati i tagli Irpef e congelata l’Iva al 10%, deve gestire ora un tesoretto di circa 1,1 miliardi per il 2013. Una delle strade scelte è proprio il rafforzamento delle detrazioni fiscali per le famiglie.
Secondo quanto stabilito nel testo approvato, la misura riguarderà gli sgravi per i figli a carico, che passeranno dagli attuali 800 euro a 900 euro, mentre quello per i bambini sotto i tre anni di età saliranno da 900 euro a 1.080 euro, per un costo complessivo sul triennio di circa 3 miliardi. Novità comunque arriveranno nel 2014 anche per le imprese, grazie a un budget complessivo di 6,7 miliardi destinato al taglio del cuneo fiscale e agli aiuti alle aziende, partendo dal taglio dell’Irap per chi assumerà lavoratori a tempo indeterminato (tagli ancora più elevati nelle regioni del Sud), un totale di 1,2 miliardi di euro per rilanciare l’occupazione.
Iniziano a sciogliersi anche i nodi relativi ai destinatari delle detrazioni fiscali, confermata le progressività delle deduzioni in base al reddito. Come si evince dal seguente schema del Sole 24 Ore, solo le agevolazioni per figli portatori di handicap saranno sconti diretti, mentre in tutti gli altri casi si tratta di valori base cui va applicato un moltiplicatore che ha la funzione di abbassare il beneficio al crescere del reddito.
Detrazioni fiscali, bozza del governo
Chi pensava che le polemiche dei giorni scorsi potessero portare a un ripensamento da parte del Governo rimarrà deluso. E’ proprio il ministro Grilli a spiegare che “la decisione del Consiglio dei ministri è stata quella di mettere a regime questo riassetto fiscale, nel quale crediamo, al più presto. Per mettere in campo le tre misure di cui abbiamo parlato, che valgono complessivamente 8,7 miliardi nel 2013 non potevamo rinunciare a introdurre la stretta sugli sgravi già nel 2012. In caso contrario, sarebbe mancato nel 2013 circa 1 miliardo di copertura. Voleva dire rinviare l’intervento sul secondo scaglione dell’Irpef al 2014. Abbiamo preferito non farlo“.
In sostanza viene fissato un tetto di 3mila euro per gli sgravi fiscali per i redditi sopra i 15mila euro, che secondo le intenzioni del governo dovrebbe essere però mitigato dallo sconto sull’Irpef. Il primo problema è che la nuova disciplina sulle detrazioni entrerà in vigore già a partire dalla dichiarazione dei redditi per il 2012, mentre l’abbattimento dell’Irpef sotto i 15mila euro scatterà soltanto dal prossimo anno. Il valore retroattivo delle iniziative su agevolazioni e deduzioni non è piaciuto a nessuno (anche all’interno dell’esecutivo, almeno ad ascoltare le dichiarazioni del ministro Elsa Fornero).
L’effetto di questo sfasamento sarà quello di trasformare le nuove norme in una vera e propria batosta che abbatte (se non annulla) i benefici fiscali per molti contribuenti: in sostanza la Legge di Stabilità impone uno sconto massimo sulle imposte pari a 570 euro l’anno e una franchigia di 250 euro su alcune deduzioni e sulle detrazioni del 19% (nel cui computo sono incluse anche le spese mediche comprese). Le deduzioni interessate dalla franchigia dei 250 euro riguardano gli ambiti più disparati, e vanno dalle adozioni internazionali alle spese mediche, passando per quelle di assistenza per invalidità grave e permanente.
Non solo, perché nel calderone finiscono anche l’assegno al coniuge divorziato o separato, le donazioni a università, enti di ricerca, organizzazioni non governative e parchi. Restano validi i tetti relativi ai vari settori, come quello del 50% della spesa sostenuta per una adozione internazionale mentre, per quanto riguarda le detrazioni, è in arrivo una vera e propria sforbiciata che applica la franchigia universale anche alle detrazioni del 19% su interessi per i mutui, ristrutturazione e costruzione della prima casa, spese per le assicurazioni sulla vita, per la scuola, per i funerali, per le badanti, per lo sport dei figli.
Tutte queste voci saranno considerate nel conteggio per il raggiungimento del tetto dei 3mila euro, il massimo fissato dal governo proprio per le detrazioni al 19%, e come se non bastasse l’entità dei tagli, ci si metterà anche la retroattività a rendere ancora più difficile la vita dei contribuenti, che di fatto devono riprendere subito la calcolatrice in mano per rivedere i calcoli in sede di dichiarazione dei redditi 2012.