Dopo le lacrime provocate dalla manovra salva Italia, necessaria per evitare il rischio default e il totale fallimento dell’economia nazionale, è arrivato per il governo Monti il momento della cosiddetta “fase 2”, quella dedicata alla crescita e alle iniziative per rivitalizzare un Paese allo stremo delle forze. Dalla manovra salva Italia alla Manovra Cresci Italia.
Non si tratta soltanto di ridare slancio alle imprese e all’iniziativa economica, ma anche di rispondere concretamente alle domande di quanti chiedono un po’ di respiro per le tasche dei consumatori, martoriate dai prelievi dell’ultima finanziaria. Messi in sicurezza i conti pubblici, gli italiani chiedono qualche novità per il loro portafoglio.
Lo stesso Mario Monti è stato chiaro su questo punto: “Non faremo molto uso del denaro pubblico, ma dell’equità come leva. Attraverso liberalizzazioni, concorrenza e la riforma del mercato del lavoro limeremo i privilegi e le rendite che frenano i meccanismi economici a danno dei giovani”.
Quando arriverà questo pacchetto di iniziative per la crescita? E’ ancora Monti a chiarire questo punto: “I tempi saranno piuttosto veloci. L’Europa ci attende con ulteriori provvedimenti per l’Euro-gruppo del 23 gennaio 2012 e per il Consiglio del 30 gennaio 2012”.
Vediamo allora quali sono le novità più attese di questa Manovra Cresci Italia.
1) Liberalizzazioni: la grande delusione della fase 1 del governo Monti è stata proprio l’assenza di interventi organici per la liberalizzazione e la concorrenza. Sono stati messi in campo tentativi estemporanei per farmacie e taxi, ma ogni proposta si è scontrata con la realtà corporativa e i privilegi di categoria cui pochi vogliono rinunciare. Eppure è necessario infrangere gli interessi lobbistici, liberalizzando così ordini e professioni in modo da favorire i consumatori con tariffe competitive e smuovere le acque della concorrenza.
2) Mercato del lavoro: il campo minato per eccellenza, eppure quello che ha maggior bisogno di interventi. Non si tratta solo della tanto contestata riforma delle pensioni, ma soprattutto di una serie di misure coerenti che smuovano il terreno favorendo l’inserimento dei giovani in un mercato che li sfrutta e li prosciuga senza alcuna garanzia reale. In tal senso si parla di un possibile contratto unico di assunzione per superare la condizione di precarietà data dai mille contratti atipici, ma anche di una revisione del contratto di apprendistato, da trasformare in indeterminato dopo un certo lasso di tempo. Infine c’è bisogno di un intervento serio sugli ammortizzatori sociali, perché gli italiani diventano sempre più poveri.
3) Abitazioni e Catasto: punto nodale della nuova manovra sarà anche la riforma dei valori catastali, per “adeguare la tassazione alla realtà effettiva”. Secondo le parole di Monti non ci sarà un aggravamento dell’imposizione ma una “maggiore equità sull’imposizione”. Al tempo stesso saranno previste norme per combattere gli abusi, per velocizzare la burocrazia degli appalti e per facilitare l’accesso ai finanziamenti.
4) Corruzione: lotta alla corruzione sembra essere la parola d’ordine per quanto riguarda le riforme del settore giustizia. In questo senso verrà ripreso il ddl anti-corruzione, che dovrebbe prevedere il reato di corruzione anche nelle imprese private qualora il dirigente vada a favorire fornitori o contraenti in cambio di denaro.
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