Non capita spesso, eppure capita che sia il contribuente ad essere in credito di una somma da parte dell’Agenzia delle Entrate. In questi casi, si può richiedere il versamento della cifra dovuta su un conto corrente postale o bancario. Andiamo a vedere in che modo si può ottenere questo rimborso.
Per chi fosse poco propenso all’utilizzo delle nuove tecnologie, o comunque volesse effettuare la domanda su carta stampata, esiste sempre la soluzione di recarsi in una delle sedi dell’Agenzia e consegnare l’apposito modello di richiesta agli sportelli. In un periodo in cui tutta la pubblica amministrazione si sta informatizzando, però, questa scelta non è certo garanzia di praticità e velocità.
Meglio quindi approfittare del portale per la gestione online delle pratiche: bisogna quindi registrarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate e seguire le istruzioni per questo tipo di richieste. La registrazione al sito è un passaggio magari noioso ma necessario per garantire la trasparenza e mettersi al riparo dalle truffe.
Bisogna sempre stare attenti, infatti, perché non sono rari i tentativi di phishing che fruttano falsi link (spesso inviati via email) a siti simili a quelli ufficiali per rubare dati sensibili. Stiamo cercando di farci dare un rimborso, quindi meglio evitare di esporci al rischio di perdere i nostri soldi.
Una volta effettuato il login, ci verrà richiesto il numero di conto corrente sul quale effettuare il rimborso. Attenzione, perché il beneficiario del rimborso e il titolare del conto corrente indicato devono essere la stessa persona, ed è quindi inutile inserire un conto terzo. Quindi tenete a portata di mano il codice IBAN o il codice SWIFT (nel caso si trattasse di un conto estero). In ogni caso, una volta inserite le coordinate possono anche essere aggiornate, perché il profilo utente memorizza i dati da voi indicati. Potrebbe sembrare una procedura complessa, ma in fin dei conti Internet è già il metodo più sicuro e veloce per interagire che le amministrazioni.