Violentata alla Stazione Centrale di Milano, il racconto dell’orrore della vittima

Una donna di 35 anni è stata violentata alla Stazione Centrale di Milano giovedì scorso. Il racconto dell’aggressione della vittima

Era in partenza per Parigi quando la 35enne è stata aggredita e stuprata da un uomo. Il fatto è accaduto intorno le 6:00 di giovedì 27 aprile, in uno degli ascensori della stazione Centrale di Milano.

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Violentata alla stazione centrale di Milano, il racconto dell’orrore della vittima (ansa) qnm.it

A rendersi conto di quello che la vittima aveva appena subito è stata una guardia giurata in servizio che vedendo la donna sconvolta e in stato confusionale al piano terra dell’hub ferroviario ha immediatamente allertato i soccorsi. All’inizio la guardia giurata pensava si trattasse di un rapina. Solo in un secondo momento ha capito cosa era accaduto alla donna.

La giovane ragazza di origini marocchine, è stata trasportata alla clinica Mangiagalli da un’ambulanza del 118. Successivamente, nella stessa serata, la donna è ritornata negli uffici della Polfer per denunciare la violenza subita. Agli investigatori ha raccontato di essere stata bloccata nell’ascensore, picchiata e aggredita sessualmente da un uomo che pretendeva da lei un rapporto.

Violentata nell’ascensore della stazione centrale di Milano. Il racconto shock

Il racconto della donna di origini marocchine violentata alla Stazione Centrale di Milano è lucido. La 35enne ha raccontato agli uffici della Polizia ferroviaria lo stupro di cui è stata vittima. Il fatto sarebbe accaduto, secondo quanto raccontato dalla donna, dalle 2.30 alle 5.29 di giovedì 27 aprile.

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Violentata alla stazione di Milano, il racconto della vittima (ansa) qnm.it

I ricordi della giovane donna ora sono agli atti dell’indagine seguita dal pubblico ministero Alessia Menegazzo. La donna ha raccontato di essere arrivata in Italia dalla Norvegia dove vive con la sua famiglia solo dieci giorni prima. A Milano era stata ospite da alcuni amici. Gli stessi che il giorno dell’aggressione l’hanno accompagnata in stazione e lasciata poi sola.

La ragazza racconta, come riporta Open: “In Francia vive mio zio che mi avrebbe aiutata a tornare in Marocco”. Era notte fonda quando, dopo la chiusura della stazione all’1.30 si è fermata in piazza Luigi di Savoia, adiacente la ferrovia. “Alle 2.30 sono stata avvicinata da un mio connazionale. Con lui ho conversato per alcuni minuti. Gli ho confidato che dovevo andare in Francia”. L’aggressore, Fadil M. le avrebbe rivelato che anche lui doveva andare in Francia.

L’aggressione

Dopo un breve scambio di battute l’uomo, racconta la vittima, “Mi ha afferrato la mano destra e mi ha trascinato nei giardinetti”. Dopo ha abusato di lei. In quel momento la donna sviene e cade a terra e l’aggressore tenta nuovamente di violentarla. Ma la ragazza riprende i sensi e oppone resistenza.

Alle 5 di mattina le telecamere di video sorveglianza della stazione riprendono il presunto violentatore che trascina per la mano la vittima. Poco dopo i due sono davanti agli ascensori. “Dentro la stazione mi ha aggredito cercando di baciarmi sulla bocca. Ha provato ad avere un atto sessuale con me”. Nel verbale la vittima racconta anche che l’uomo le ha sferrato dei calci sul fianco sinistro tirandola poi nell’ascensore per stuprarla un’altra volta.

A quel punto la donna spaventata tenta di suonare l’allarme e lui, ancora più arrabbiato, le sferra un colpo al naso e le da una testata per farla cadere. La 35enne inizia a piangere e ad urlare disperata finché qualcuno sente le grida e arriva a soccorrerla. L’aggressore 26enne Fadil M. è stato arrestato alle 20 dello stesso giorno. Gli agenti della polizia ferroviaria lo hanno rintracciato pochi metri dal luogo dell’aggressione. Aveva addosso gli stessi vestiti della sera prima. La pm ora ha chiesto la custodia cautelare in carcere. Spetterà alla Gip Patrizia Nobile la scelta se convalidare o meno l’arresto.

L’intervento del ministro dell’Interno Piantedosi

La situazione della sicurezza nella città di Milano sta diventando sempre più fuori controllo. Per tale ragione il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il prossimo 10 maggio sarà nella città meneghina per fare il punto sulla questione e sulle azioni già avviate in città per garantire una maggiore sicurezza. Focus centrale sono le zone delle stazione centrale e quelle limitrofe particolarmente soggette a episodi di violenza crescente.

Il titolare del Viminale ha dichiarato nel comunicato stampa: “In sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ci confronteremo sui risultati dei controlli interforze che sono in corso dallo scorso gennaio e che proseguiranno anche nei prossimi mesi. Una analoga iniziativa farò la prossima settimana anche a Roma“.

Poi il ministro conclude sottolineando che: “Grazie ad una azione capillare di vigilanza del territorio siamo riusciti ad arrestare nell’arco di poche ore gli autori di tutti i più gravi episodi accaduti. Ringrazio le forze di polizia per tutto l’impegno che stanno assicurando per prevenire e contrastare la commissione di reati e garantire la vivibilità di zone cittadine particolarmente esposte a fenomeni criminali”.