Truffa del sonnifero, la drammatica storia dei 12 anziani drogati e derubati. Arrestate due donne

Truffa del sonnifero, anziani drogati e rapinati. 12 le vittime fra cui anche un uomo che ha perso la vita. Fermate due donne della banda. Ecco come agivano

La banda del sonnifero ha raggirato ben 12 anziani rubando loro oltre 160 mila euro. Negli scorsi giorni è stata sgominata e i due donne, componenti della banda, sono state arrestate. Fra le vittime risulta anche un anziano deceduto a seguito dell’alta dose di sonniferi somministrata dai criminali.

Truffa sonnifero
La truffa del sonnifero: derubavano gli anziani drogandoli. Arrestate due donne qnm.it

La 51enne Natascia Glaudi originaria di Arezzo ma residente in provincia di Latina, una delle due arrestate, nel 2004 aveva già beneficiato di uno sconto di pena per omicidio preterintenzionale in Corte d’appello con una riduzione da 20 anni a 11 da scontare in carcere. Ma in cella la 51enne era rimasta appena un anno, trasferita poi agli arresti domiciliari perché madre di bambini piccoli.

Questo non è bastato alla giostraia di Aprilia per desistere nel tornare a delinquere. La donna, insieme a un’altra complice, aveva messo su un giro di rapine ai danni di poveri anziani perlopiù ultraottantenni. Come funzionava la truffa dei sonniferi?

Truffa del sonnifero: 12 anziani vittime di due donne

La banda dei sonniferi prendeva di mira gli anziani, meglio se indeboliti nel fisico e soli. Scelte le “prede” queste venivano narcotizzate e poi rapinate dalle due donne. La banda criminale agiva in diversi quartieri di Roma: Tor Pignattara, Monteverde, Bravetta e Tuscolano.

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Truffa del sonnifero: 12 anziani drogati e rapinati da banda a Roma. (ansa) qnm.it

In modo particolare, le rapine al narcotico accertate dai militari della compagnia Trastevere tra settembre e marzo scorso sono state dodici. Ma si pensa che questa sia solo la punta dell’iceberg. Molto probabilmente diverse vittime cadute nella rete delle due donne non hanno neanche denunciato. Le due criminali non avevano alcuno scrupolo: una volta avuta la fiducia della preda scelta, mescolavano benzodiazepine alla Coca-Cola o all’amaro, poi aspettavano che le vittime cadessero in trance per sfilare loro portafogli, derubarli dei soldi della pensione o, in diversi casi, sfilare dalle dita anche le fedi nuziali.

E se le due bandite non ottenevano nulla con le buone, agivano con la violenza. Per farsi dire dove nascondessero i soldi o i gioielli non esitavano a picchiare gli anziani malcapitati. Il caso eclatante di Pasquale Fabrizio, 86enne attirato in trappola il 17 novembre del 2022 mentre passeggiava a Villa Gordiani a Roma ne è un esempio lampante. L’ultraottantenne una volta drogato in casa sua e rapinato del suo cellulare, un prosciutto, due cartoni di birra, due orologi  e 400 euro non si è più ripreso. L’anziano è morto per le percosse ricevute.

La storia dell’anziano drogato e morto. La testimonianza del figlio Massimiliano

Intervistato dal programma di Rai 2, Storie Italiane, il figlio di Pasquale Fabrizio, l’86enne morto a seguito della rapina in casa per mano della banda del sonnifero, ha dichiarato: “Quel giorno mio padre non rispondeva al telefono ma non abbiamo dato peso alla cosa perché spesso capitava. Poi due giorni dopo ancora non rispondeva. L’hanno trovato nudo, pieno di ecchimosi e la casa era completamente sotto sopra”.

Truffa sonnifero
La truffa del sonnifero, 12 anziani drogati e rapinati. Arrestate due donne (ansa) qnm.it

Portato in ospedale per intossicazione, l’anziano muore dopo cinque giorni. Il figlio Massimiliano, come riporta il Mattino, ha raccontato: “Non era più lo stesso, era depresso e scoraggiato per avere subito il raggiro”. Il racconto di Milena, 92enne altra vittima delle due donne, ha detto di aver subito la truffa lo scorso 7 dicembre del 2022 mentre rientrava a casa dopo essere andata in farmacia. “Le ho trovate davanti il portone di casa e mi hanno detto che dovevano andare all’ultimo piano. Io ho aperto il portone poi loro sono entrate anche in casa mia come fossero le padrone, hanno bevuto un Crodino, poi mi dicevano di bere”.

“Non so cosa sia successo, non immaginavo che vi fosse questa truffa sotto. Io ero in piedi dopo che mi hanno dato da bere, poi mi sono trovata dentro sul divano. Era passato da poco mezzogiorno, e ho detto loro che dovevo preparare il pranzo. Alle 15.00 mi ha chiamato mia figlia, mi sono svegliata e casa mia era a soqquadro. Hanno rubato l’oro e 400 euro. Per fortuna parte dei soldi della pensione li avevo messo in un altro posto e non li hanno trovati se no ero rovinata”.

Arrestate le due ladre

La 51enne capo della banda del sonnifero, Natascia Glaudi, è stata fermata dai carabinieri insieme ad una complice, la 30enne Meghi Lucchesi, anche lei residente ad Aprilia (Latina). Mentre, è indagata una terza donna, la 32enne Jacqueline Guarnieri. L’arresto è avvenuto al termine di una lunga indagine portata avanti per sei mesi dagli uomini dell’Arma dei carabinieri coordinati dalla Procura di Roma.

Il gip ora ha predisposto una serie di accertamenti tecnici per  “verificare se la somministrazione di benzodiazepine abbia costituito una concausa della morte del signor Fabrizio”. Se così risulterebbe la 51enne potrebbe, come già accaduto nel 2004, essere accusata nuovamente di omicidio.

In quel caso, la donna insieme alla madre si intrufolò nell’appartamento dell’84enne Paolo Simeoni, ex maresciallo dell’esercito. La truffa, avvenuta nel 1999, portò alla morte l’uomo che abitava nel quartiere Prati Delle Vittorie, a Roma. La criminale usò anche in quel caso la stessa tecnica utilizzata poi negli anni successivi. Il cuore dell’84enne, già provato da un pace-maker, non resse alla dose di sedativo eccessivo. Morì per un infarto.