Tragedia Rigopiano, arrivata la sentenza | I parenti delle vittime: “Fate schifo”

Tanta attesa per familiari, amici e parenti delle vittime della tragedia di Rigopiano: cosa è emerso dalla lettura della sentenza.

La tragedia di Rigopiano costò la vita a 29 persone e a distanza di oltre sei anni è emersa la sentenza di primo grado dopo l’ondata di metri cubi di neve che travolsero una struttura ricettiva a Farindola, comune della provincia di Pescara. Sono 26 in tutto gli imputati, 150 gli anni di carcere inizialmente richiesti.

Rigopiano tragedia sentenza
La tragedia di Rigopiano e la lettura della sentenza (ANSA)

Il giudice per le udienze preliminari Gianluca Sarandrea si è ritirato in Camera di Consiglio durante la tarda mattinata di giovedì 23 febbraio 2023 dopo aver ascoltato le contro-repliche degli avvocati difensori. Il gup ha letto la sentenza con le decisioni sul caso della tragedia di Rigopiano.

La sentenza

Non mancano le polemiche visto che quasi tutti sarebbero stati assolti. Due gli anni di condanna per l’ex sindaco accusato di mancata pulitura della strada. La condanna con rito abbreviato per la tragedia dell’hotel di Farindola che provocò la morte di 29 persone ha destato più di qualche polemica. I parenti in lacrime parlano di “vergogna” per quanto accaduto.

Fate schifo“, hanno dichiarato molti dei presenti rivolgendosi alla decisione della giustizia pescarese in merito alla tragedia. Assolto l’ex prefetto di Pescara Francesco Provolo così come l’ex presidente della Provincia Antonio Di Marco.

Sentenza Rigopiano
Familiari, sopravvissuti e parenti delle vittime davanti al Tribunale di Pescara (ANSA)

Sono due anni e otto mesi di condanna per Ilario Lacchetta, sindaco di Farindola. L’accusa aveva invece chiesto per il sindaco in carica anche nel 2017 una condanna di 11 anni e quattro mesi. Assolti, invece, tutti gli altri imputati.

La tragedia del 2017

Sono passati ormai oltre sei anni dal 18 gennaio 2017 quando le neve sprofondò la struttura alberghiera dell’hotel Rigopiano. In tutto 29 le vittime, adesso la sentenza di primo grado attesa da tantissimo tempo dopo circa quindici rinvii e aule separate a causa dell’emergenza pandemica da Covid-19.

Un momento certamente complicato per le famiglie delle vittime che attendevano da tanto tempo di conoscere le decisioni dopo la morte dei loro cari. A leggere la sentenza è stato il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pescara.

Rigopiano tragedia
I danni provocati dai cumuli di neve sprofondati sulla struttura di Rigopiano nel 2018 (ANSA)

Sono 29 gli imputati, per alcuni di loro la Procura aveva chiesto l’assoluzione. Circa 150 gli anni di carcere richiesti, con tanto di richiesta di rito abbreviato. Inizialmente era stata chiesta per l’ex prefetto Francesco Provolo una pena di 12 anni, 11 anni e quattro mesi per il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta. Le ipotesi di reato sono omicidio plurimo colposo, disastro colposo, lesioni plurime colpose, abuso edilizio, depistaggio e falso.

Non mancano di certo le polemiche per il periodo intercorso fra la prima udienza (16 luglio 2019) e i 1.318 giorni attesi per la sentenza, specialmente alla luce del fatto che per i tre gradi di giudizio nel processo penale si attendono in media circa 1.600 giorni. In questo caso si tratta di un rito abbreviato, da qui le polemiche per le tempistiche più praticamente non così dissimili da un normale processo.

Familiari da ore davanti al Tribunale di Pescara

Gianluca Tenda è il portavoce del Comitato vittime che durante la mattinata aveva parlato di suo fratello scomparso a causa della tragedia di Rigopiano. Insieme a sopravvissuti, parenti delle vittime e altre persone hanno atteso per ore di conoscere la sentenza. “Noi siamo sempre qui, siamo venuti a tutte le udienze, finalmente è arrivata questa data tanto attesa, oggi abbiamo paura, la strada verso il tribunale sembrava molto più distante, abbiamo superato tanti ostacoli“, ha ribadito l’uomo diverse ore prima della sentenza.

Sul caso è intervento anche Giampaolo Matrone, pasticcere di Monterotondo, tratto in salvo dalle macerie dopo 62 ore di ricerche. In quel caso, però, nulla da fare invece per la moglie Valentina Cicioni. “Sono sei anni che aspetto questo giorno. Ecco, finalmente è arrivato“, ha spiegato Matrone durante la mattinata di giovedì 23 febbraio 2023.