Sarebbe stata la soffiata di un anonimo, forse un suo parente, a consentire l’arresto del killer che in Texas ha ucciso quattro persone, era nascosto poco lontano da casa
Lo hanno catturato in un armadio della lavanderia di una casa a pochi chilometri dal luogo della strage, stava cercando di nascondersi tra i vestiti appesi.

Ma gli uomini della squadra speciale approntata dall’FBI sono entrati in quell’abitazione a colpo sicuro, forti di una segnalazione anonima che aveva dettagliato tutto, l’indirizzo e la sua posizione.
Texas, il killer è in manette
È finita così la lunga fuga di Francisco Oropesa (anche se sceriffo e FBI avevano diffuso in un primo momento il cognome di Oropeza) che da quattro giorni si era reso irreperibile. Nella serata tra venerdì e sabato aveva freddato con una carabina di precisione da guerra cinque persone subito dopo una lite con alcuni vicini. Tra le vittime una madre con il suo bimbo di nove anni, erano tutti nella casa dove ha fatto irruzione, furibondo e armato fino ai denti, sparando alla testa di qualsiasi figura gli si presentasse davanti.
La caccia all’uomo è proseguita con appelli continui alla popolazione alla quale veniva chiesto di prestare attenzione a qualsiasi dettaglio.
La sua presenza non è sfuggita a qualche vicino. O forse segnalata alla polizia da qualche conoscente con cui Oropesa pare avesse preso contatto subito dopo la fuga.
Nascosto in un armadio
Il suo nascondiglio era a Conroe, sempre nella contea di San Jacinto, a poca distanza da casa. Subito dopo la cattura, confermata dallo sceriffo, ufficializzata anche la sua custodia per cinque capi d’accusa tra i quali omicidio premeditato aggravato e plurimo con una cauzione fissata a cinque milioni di dollari.
“Vogliamo ringraziare la persona che ha avuto il coraggio di chiamarci confidandoci la posizione del sospetto – ha detto Jimmy Paul, l’agente speciale dell’FBI a capo della squadra di cattura – è stato tutto molto rapido e bene organizzato. Eravamo pronti…”
La chiamata è arrivata al centralino alle 17.15. Un’ora dopo Oropesa era in manette. Secondo le numerose ricostruzioni effettuate dall’FBI, il killer aveva cercato di entrare illegalmente negli USA per ben quattro volte prima di stabilirsi e sposarsi in Texas. Pare vivesse in modo clandestino. Sotto controllo la casa e il telefono della moglie, si sta indagando se qualcuno lo abbia in qualche modo agevolato nella fuga.
Il video con la cattura di Francisco Oropesa
BREAKING: The illegal immigrant Francisco Oropesa who was accused of killing five neighbors in Texas including a 9 year old boy has been arrested 40 miles north of Houston.
According to a US Immigration and Customs Enforcement source, Oropesa has been deported at least four… pic.twitter.com/1LNZkmHBm1
— Collin Rugg (@CollinRugg) May 3, 2023