Tesla nella bufera: accuse di violazione della privacy

Un caso piuttosto clamoroso scuote il colosso automobilistico Tesla a causa di alcune immagini private diffuse on line

Una delle prime garanzie che fornisce la Tesla è la tutela di qualsiasi dato personale e privato. C’è un capitolo molto ampio che riguarda questo aspetto, anche perché le auto della Tesla sono completamente connesse e spesso si attivano con comandi vocali o biometrici.

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Tesla al centro di una indagine negli USA – Credits ANSA (QNM)

Ma a quanto pare c’è stata una falla preoccupante nel sistema che in questi ultimi giorni è diventata di dominio pubblico e che potrebbe mettere in difficoltà il colosso creato da Elon Musk.

Tesla, un caso di violazione della privacy

La questione è nata la settimana scorsa dopo una inchiesta di alcuni giornalisti dell’agenzia Reuters che hanno rivelato come immagini personali e di famiglia scattate dalle webcam delle automobili sia finita nel server dell’azienda. E da qui, sarebbero state diffuse in modo illegittimo in alcune chat diventando anche pubbliche.

Una delle note informative della Tesla chiarisce che i dati, quando il cliente decide di condividerli, vengono raccolti dall’azienda per la diagnosi di problemi e una maggiore personalizzazione della vettura. Tra questi dati anche immagini e brevi clip che tuttavia restano anonimi e non sono collegati all’account o al veicolo. In realtà le cose non sono andate esattamente così.

Le immagini sensibili

Pare che le telecamere in dotazione alle auto abbiano ripreso non solo i proprietari ma anche passanti, filmando bambini, famiglie e persone del tutto all’oscuro. Alcuni lavoratori di Tesla avrebbero anche condiviso numerose immagini particolarmente private e sensibili in chat.

Alcune di queste erano accompagnate da scritte, emoji e frasi satiriche: “Stavamo semplicemente rompendo la monotonia del lavoro…” ha dichiarato uno dei dipendenti sorpreso a confezionare un meme con le immagini girati dalle webcam dell’auto.

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Il fondatore e amministratore delegato di Tesla Elon Musk – Credits ANSA (QNM)

Il Senato chiede un chiarimento

Ieri due senatori statunitensi hanno scritto a Elon Musk che chiedergli un chiarimento su quanto accaduto e se l’azienda stia correndo ai ripari.

“Si tratta di un disprezzo intenzionale per la privacy dei propri clienti inaccettabile che solleva seri interrogativi sulle pratiche di gestione dell’azienda” è scritto nella lettera, firmata da Edward J. Markey e Richard Blumenthal.

Tra le registrazioni anche le immagini di un bambino investito da una Tesla mentre andava in bicicletta e un uomo che si avvicinava a un’auto completamente nudo. C’era anche un video del garage di Elon Musk nel quale si vedeva la famosa auto sommergibile di 007 che il miliardario ha acquistato all’asta tempo fa.

Musk ha tempo fino al 5 maggio per rispondere. Ma visto il clamore del caso, non è escluso che la questione possa diventare oggetto di una inchiesta ufficiale.