Terremoto Turchia-Siria, famiglia italiana dispersa | Ritardi nei soccorsi, sotto accusa Erdogan

Il terremoto in Turchia e Siria ha ucciso al momento oltre 16 mila persone. I dispersi sotto le macerie sono migliaia e tra questi anche una famiglia italiana di origini siriane residente in Lombardia. Nel frattempo non si hanno ancora notizie dell’italiano Angelo Zen, scomparso dopo il sisma

Il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria sale vertiginosamente. Gli ultimi aggiornamenti rivelano oltre 16.400 persone uccise dal sisma. I feriti, al momento, sono 45mila. Si scava sotto le macerie con la speranza di trovare ancora qualcuno vivo anche se con il passare delle ore si assottiglia sempre più la possibilità.

Terremoto Turchia Siria
Terremoto Turchia-Siria: famiglia italiana dispersa – qnm.it

Tra i dispersi oltre all’imprenditore veneto Angelo Zen, di cui non si hanno più notizie da domenica, ora anche di una famiglia italiana di origine siriana composta da tre adulti e tre minori risultano disperse. L’annuncio è stato lanciato dal ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani.

L’intera famiglia italiana di origine siriana, residente in Lombardia, era ad Antiochia quando è stata sorpresa dalla catastrofe. Il ministro Tajani ha dichiarato in merito, così come riporta anche Today: “Abbiamo chiesto notizie alla nostra Protezione civile che è operativa ad Antiochia ma ancora non si hanno notizie e abbiamo chiesto anche alla Protezione civile turca”.

Famiglia italiana dispersa dopo il terremoto in Turchia e Siria. Sale il bilancio delle vittime

In una nota, come riporta Today, la premier Giorgia Meloni ha dichiarato riguardo i soccorsi in Turchia e Siria: “Allo stato attuale, in base alle informazioni fornite, le squadre Usar (Urban Search And Rescue) dei vigili del fuoco italiani in Turchia sono riusciti a salvare due ragazzi in due diverse operazioni di soccorso ad Antiochia e stanno lavorando per trarre in salvo altre persone”.

Terremoto Turchia Siria
Sale il bilancio delle vittime dopo il terremoto in Turchia e Siria: tra dispersi anche una famiglia italiana – qnm.it

“Voglio far pervenire un incoraggiamento e un ringraziamento sentito ai nostri generosi connazionali che stanno concretamente portando aiuto alle popolazioni colpite da questo apocalittico terremoto, con la loro specifica professionalità nella ricerca e nel soccorso in contesti cittadini”. Nel frattempo il bilancio delle vittime sale e i numeri al momento sono spaventosi: oltre 16 mila morti e 45mila feriti.

L’autorità turca per la gestione delle emergenze e dei disastri naturali, (Afad) ha reso noto che nelle province di Kahramanmaras, Gaziantep, Sanliurfa, Diyarbakir, Adana, Adiyaman, Osmaniye, Hatay, Kilis, Malatya e Elazig, i morti accertati sono 7108 e i feriti 40910. Inoltre, le scosse di assestamento registrate dal catastrofico terremoto sono state 648. Tra queste anche una di magnitudo 7,6, con epicentro Elbistan. E i numeri sono purtroppo destinati ad aumentare anche per la mancanza dei soccorsi necessari per far fronte all’emergenza. Molte le strade interrotte a causa degli smottamenti che non permettono ai macchinari di giungere sui luoghi del disastro. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, che ieri ha proclamato uno stato di emergenza di tre mesi in 10 tra le province più colpite, si è recato nelle zone distrutte.

Ritardi nei soccorsi: Erdogan accusato dalla popolazione turca

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ieri ha proclamato lo stato di emergenza in ben 10 province della Turchia di tre mesi dopo essersi recato nelle zone più colpite dal terremoto, Kahramanmaras, Hatay, e  Pazarcik. La Bbc riporta che il presidente Erdogan ha sottolineato che si sono avuti diversi problemi iniziali con l’emergenza ma, ribadisce anche che ora la situazione è sotto controllo.

Terremoto Turchia Siria
Terremoto in Turchia e Siria: Erdogan sotto accusa per ritardi nei soccorsi, famiglia italiana dispersa – qnm.it

“Abbiamo mobilitato tutte le nostre risorse. Lo Stato sta facendo il suo lavoro”. Ma la popolazione turca ha lamentato la mancanza di attrezzature, competenze e supporto per salvare le persone sotto le macerie. Lamentele simili giungono anche dalla Siria, colpita nella parte nord lunedì scorso dal sisma. In Siria, secondo il governo, il bilancio delle vittime è salito ad almeno 3mila decessi. Alle Nazioni Unite, l’ambasciatore siriano ha ammesso una “mancanza di capacità e di attrezzature a capo del governo”. Il bilancio delle vittime di entrambi i Paesi è destinato a salire. Ma nel frattempo, hanno dichiarato i funzionari delle Nazioni Unite che gli aiuti umanitari dell’ONU arrivati attraverso la Turchia a milioni di persone nel nord della Siria potrebbero riprendere oggi, dopo che la massiva operazione era stata interrotta a causa del terremoto. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen ha fatto sapere che l’Unione Europea ha previsto anche una conferenza i primi di marzo a Bruxelles per mobilitare gli aiuti internazionali verso la popolazione colpita dal sisma.