Col trascorrere delle ore si aggrava enormemente il bilancio del devastante sisma che la notte scorsa ha colpito la provincia a confine tra la Turchia e la Siria. Le vittime potrebbero raggiungere una cifra spaventosa, i feriti sono a migliaia. Edifici interamente crollati. La macchina degli aiuti internazionali è partita immediatamente. Mario Tozzi, geologo e noto volto della Rai, in esclusiva a Qnm.it ha parla delle caratteristiche di questo terremoto e dice “The big one ce lo aspettavamo a nord della Turchia”
Dieci province colpite, dalle pianure di Adana sulla costa mediterranea alle cime di 2500 metri di Malatya, il sisma che questa notte ha messo in ginocchio la Turchia come una parte della Siria, è in assoluto uno dei più importanti e forti degli ultimi decenni.

Lo dimostrano le immagini impresse negli occhi di tutti, immagini e video che arrivano continuamente dai luoghi dell’immane tragedia. Lo testimoniano le persone colpite dal disastro. Lo spiegano gli esperti. Epicentro della scossa, che potrebbe essere stata di magnitudo 7.9 , ma che invece potrebbe essere stata anche inferiore ovvero di 7.4, è stato individuato a Pazarcik, nella provincia di Kahramnmaras, ma c’è anche chi lo ha geolocalizzato più a sud, nella provincia di Gaziantep.
Impossibile parlare di bilanci definitivi: e per le vittime e per i feriti. Ma quando dal sisma sono trascorse diverse ore la cifra che viene fatta è questa: 831 almeno i morti, 284 in Turchia, almeno 427 nelle zone della Siria controllate dal governo e oltre 120 nelle aree del Paese controllate dai ribelli. Eppure le vittime potrebbero addirittura essere diecimila. E’ la drammatica previsione dell’United States Geological Survey, secondo il quale ci sarebbe il 47% della probabilità che le persone che hanno perso la vita possano attestarsi tra le 1000 e le 10mila persone. Sarebbe pazzesco, impressionante, impensabile. Il presidente Turco Erdogan ha assunto il ruolo di numero 1 dell‘Afad, la protezione civile turca e coordinerà le operazioni nelle 10 province colpite dal sisma.
Terremoto Turchia, Il prof Mario Tozzi e Qnm ” Ci aspettavamo the big one a nord e invece…”

Quali sono le caratteristiche geofisiche di questo terremoto, dove e come ha colpito precisamente? È stata una delle due grandi faglie presenti in Turchia, quella Est Anatolica, a scatenare il sisma e che a seguire ha fatto registrare una ventina di repliche, la principale delle quali di magnitudo 6.7 e molte di magnitudo oltre 5. “l sisma è avvenuto sulla faglia Est Anatolica, nel punto triplo nel quale convergono il blocco anatolico, quello arabico e quello africano”, ha detto all’Ansa il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). E sarebbe proprio questa la “tremenda” sorpresa per i sismologi e i geologi: il punto in cui il terremoto ha colpito. Ecco perchè in esclusiva a Qnm abbiamo voluto sentire l’opinione di Mario Tozzi, geologo, divulgatore scientifico, conduttore e autore di noti programmai televisivi, soprattutto della Rai.
Tozzi è vero, dal sisma di questa notte sono trascorse ancora poche ore, e le notizie sono ancora tutte da studiare e capire, ma rispetto a quello che sappiamo cosa possiamo dire?
“Indubbiamente si è trattato di un terremoto forte, fortissimo. Ora la magnitudo dovrebbe essere stata di 7.9, poi arriveremo a parlare anche dell’ epicentro. Ho usato volontariamente il condizionale, per due motivi: il primo perchè come diceva lei ci sono informazioni ancora imprecise, poi perchè nella scala Richter parlare di un sisma di Magnitudo 7.8 o 7.9 o 8, non è un dettaglio irrilevante. Ogni passaggio logaritmico in più determana la potenza del terremoto. Quindi tra un sisma di magnitudo 7.8 e uno di 7.9 c’è una differenza distruttiva 20 volte superiore, e così a salire e a scendere in base al dato. Questo in generale per spiegare meglio a tutti. Ma tornando a quanto successo questa notte: è stato pazzesco. Ed è la riprova di una cosa che io, come i miei colleghi sottolineano altrettanto, dico spesso… “
Tozzi a Qnm “In Turchia recente boom edilizio…chiunque ha costruito”

Di cosa parla professor Tozzi?
“Del fatto che i terremoti non siano mai prevedibili. Intanto proprio per rimanere sulla potenza del sisma che ha colpito Turchia e Siria, va detto che terremoti così importanti li ricordiamo in Europa nel 1755, con quello di Lisbona. All’epoca più di metà della città venne distrutta. Chi studia questi fenomeni, i movimenti tellurici, le faglie insomma la geologia del nostro pianeta, poteva ipotizzare che “the big one” potesse colpire il nord della Turchia. Proprio in virtù della composizione del territorio. E invece il sisma di questa notte ha avuto origine nella parte sudorientale. L’epicentro a 25 km, quindi in superficie e di conseguenza la circostanza ha determinato anche il numero spaventoso di vittime delle quali si parla…”
Professore sono venuti giù interi palazzi…Anche questo conta, non solo la geofisica giusto?
“Ovviamente! In quella parte della Turchia abbiamo assistito ad un vero e proprio boom edilizio negli ultimi anni e chiunque si è improvvisato costruttore. Chiaramente edifici, palazzi, abitazioni in cemento armato determinerebbero sempre un numero di persone e morti inferiore. Magari hai danni provocati dai sismi, ma contieni il bilancio delle vittime. Paradossalmente posso aggiungere una cosa. Dal 2012 la Turchia si è dotata di un piano antisismico che noi in Italia neanche ci immaginiamo di realizzare o progettare… Eppure guardiamo le immagini di stanotte e che pensiamo? “