Strage Migranti Cutro, le immagini dal barcone prima del naufragio | Quel: “Va tutto bene”

Le immagini della strage di migranti avvenuta a Cutro sono disastrose. Gli ultimi istanti prima che il barcone naufragò con a bordo circa 180 persone

Il peschereccio che la notte tra sabato 25 e domenica 26 febbraio scorso si spezzò in due lasciando naufragare a largo delle coste ioniche della Calabria oltre 180 persone si chiama “Love Summer”. Le immagini giunte dalla stiva del barcone poco prima della strage sono devastanti.

Strage Migranti
Strage Migranti, le immagini dal barcone prima del naufragio (ansa) qnm.it

Una massa di migranti addossati gli uni agli altri, nell’attesa di sbarcare verso la felicità, ignari di quello che da lì a poco sarebbe accaduto mette i brividi. Bambini, donne e uomini partiti dalla Turchia e arrivati all’inferno. Per chi c’è arrivato, perché sono 67 le persone che invece non ce l’hanno fatta. Naufragate in mare, annegate nel nero dello Ionio in tempesta.

Delle 180 anime a bordo del barchino circa 15 cadaveri appartengono a bambini o giovani non ancora maggiorenni. Molti di loro dormivano quando successe il dramma, stretti nelle braccia delle loro mamme per l’ultima volta. I corpi sono arrivati in spiaggia privi di vita. Non tutti. I soccorsi allertati immediatamente dopo il naufragio sono accorsi per salvare chi, in quelle acque, ancora era vivo. Altri cadaveri riportati dai sommozzatori in riva, galleggiavano tra le onde.

Le foto della strage di migranti scattate dal barcone prima del naufragio

Una cronaca nera come il mare di Cutro la sera della strage. A distanza di qualche giorno dal naufragio sulle coste calabresi, ora insieme ai corpi emergono anche alcune immagini girate dai migranti a bordo dell’imbarcazione poco prima del naufragio.

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Strage Migranti, le immagini dal barcone prima del naufragio (ansa) qnm.it

A documentare le ore precedenti il disastro è uno dei ragazzi sul peschereccio “Love Summer”. Nella immagini mostra la barca e l’avaria della prima nave. Troppo piccola per contenere tutte quelle persone, ma considerata un lusso per i 180 migranti partiti alla volta di una vita diversa, migliore.

Ma di lusso, nella foto non c’è niente. Ammassate nella stiva si scorgono più di 120 persone. Tra loro, molti bambini dormono. Secondo quanto accertato dalle indagini in corso, dopo l’avaria del primo barcone la situazione è peggiorata sempre di più. Complice anche il repentino cambio del mare che da calmo si gonfia in pochissimo tempo fino al tragico epilogo.

“Va tutto bene, stiamo arrivando”: il racconto di un migrante

Dalle immagini si notano i passeggeri a bordo del barchino che uscivano a turno solo per andare in bagno oppure giusto il tempo per riprendere aria prima di rientrare in quello spazio minuscolo dove sono ammassate 120 persone.

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Strage Migranti, le immagini girate da un ragazzo prima del naufragio (ansa)

Per intraprendere il viaggio della speranza, ogni migrante ha pagato oltre 1.000 euro a testa. Secondo chi indaga c’è chi ha sborsato anche 8 mila euro. Uno dei migranti per rassicurare i parenti fa un video inviandolo poi in una chat. Si sente dire: “Va tutto bene, stiamo arrivando”.

Nei brevi frame si vedono decine di persone stipate, appiccicate uno vicino all’altro.  Qualcuno che alza la voce, molto probabilmente ha perso la pazienza per il ritardo nell’arrivo. Sul peschereccio di legno non c’è posto per tutte le 180 persone. Dunque, vige la regola del “chi prima arriva meglio alloggia” – si fa per dire. E i più “fortunati” trovano riparo in un angolino nella stiva. Poi c’è chi è costretto a rimanere in piedi, al freddo. Si reggono con le mani infreddolite alle pareti del barcone, altri alle ringhiere arrugginite con la speranza che, prima o poi, quella traversata finirà. Certamente, nessuno delle 180 anime avrebbe mai immaginato in quel modo.