Strage discoteca Corinaldo, Sfera Ebbasta e Fedez testimoni a processo. L’appello del padre di una giovane vittima

La tragedia di Corinaldo è ancora tutta da accertare, ma le famiglie delle vittime chiedono verità e giustizia per i loro cari scomparsi: intanto parla anche Fedez a distanza di quasi cinque anni dalla tragedia. 

Non si è presentato per due volte al processo bis che riguarda la strage accaduta nella discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo, ora però ha deciso di parlare. Il protagonista è Fedez, rapper che si è presentato davanti al Tribunale di Ancona per rispondere alle domande dei giudici.

Corinaldo strage
Corinaldo e la strage della discoteca Lanterna Azzurra, cosa emerge sulla vicenda (ANSA)

Proprio il cantante, infatti, fu presente nella struttura poco prima della tragedia accaduta nella notte fra 7 e 8 dicembre 2018. In quella circostanza persero la vita cinque minorenni e una madre di 39 anni. Fedez partecipò all’evento, in qualità di ospite della struttura, prima che avvenisse la tragedia. Intanto la magistratura lavora per chiarire le reali condizioni della discoteca che si trova in provincia di Ancona.

Il caso

I pubblici ministeri Paolo Gubinelli e Valentina Bavai, legali di difesa e della parte civile, hanno formulato delle domande alle quali Fedez ha risposto durante la mattinata di venerdì 24 marzo 2023. A riportare la notizia è il Corriere Adriatico. Il rapper ha parlato delle sue esperienze con i dj-set e la popolarità che l’ha portato a calcare importanti palcoscenici, nonché esibirsi in giro per l’Italia.

Il marito di Chiara Ferragni ha risposto alle domande sulle condizioni della discoteca, ribadendo di aver partecipato a due dj-set alla Lanterna Azzurra: la prima nel 2015 con 486 biglietti venduti, la seconda nel 2016 con 586 tagliandi. “Se vendo un dj set a 20-30 mila a un locale con una capienza di 500 persone chi sta gestendo la data è consapevole che il proprietario del locale deve riempire il locale a tappo. Non dico prevedere una tragedia ma problemi di qualche tipo. Almeno uno svenimento ci sarebbe stato“, si legge sul quotidiano locale che cita quanto dichiarato da Fedez.

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Discoteca di Corinaldo e la tragedia della Lanterna Azzurra (ANSA)

Fedez era presente durante quella serata, prima però della tragedia, ma durante il processo decise in un primo mento di inviare un certificato medico per motivi di salute, in un altro caso per questioni lavorative improrogabili. Non si tratterebbe di un evento sporadico quello accaduto a Corinaldo. “Mi era capitato altre due o tre volte lo spray al peperoncino agli show. Non mi ricordo in quali locali. Una volta dovemmo sgomberare la sala e poi lo show è ripreso dopo mezz’ora“, ha ribadito Sfera Ebbasta durante il confronto con gli inquirenti.

Proprio durante quella serata si sarebbe dovuto esibire anche Sfera Ebbasta, a distanza di poco tempo dal suo arrivo la tragedia. Il trapper ha risposto alle domande dei pm e confermato le preoccupazioni sul sovraffollamento del locale. In questi casi, infatti, ci sarebbe capienza limitata per un cachet alto (17.500 il compenso pattuito per quell’evento) da pagare ed una spesa non così esorbitante per la vendita dei biglietti.

L’appello

A lanciare un particolare appello è Giuseppe Orlandi, padre di Mattia, ragazzo di 15 anni vittima della strage di Corinaldo. Durante la notte fra 7 e 8 dicembre 2018, precisamente nella discoteca “Lanterna Azzurra”, suo figlio perse la vite insieme ad altri adolescente e ad una madre di 39 anni. Durante la serata, infatti, uno spray urticante fu spruzzato nella struttura, creando il panico. Una calca di tantissimi giovani accorsi per un concerto, poi improvvisamente la tragedia.

Sarebbe un bel pensiero se Sfera Ebbasta e Fedez si unissero tra di loro per organizzare una serata e poi, soprattutto, dall’incasso devolvere una parte“, chiede il padre di una delle vittime di Corinaldo. L’obiettivo dell’uomo è bello di raccogliere il ricavato e acquistare due ambulanze, una per la provincia di Ancona, l’altra per quella di Pesaro.

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Uno dei momenti dei soccorsi dopo la tragedia avvenuta nella discoteca Lanterna Azzurra (ANSA)

Ho pensato a tutto l’impegno che hanno messo quella sera i medici, gli infermieri del 118 e anche i vigili del fuoco. Hanno fatto veramente un lavoro incredibile e si sono trovati anche loro di fronte a una situazione raccapricciante“, ribadisce Giuseppe Orlandi. Ascoltato anche il trapper Sfera Ebbasta che ha spiegato la propria versione dei fatti in merito alla tragedia di Corinaldo.

Dopo l’udienza del secondo filone d’indagine, il padre di Mattia Orlandi ha parlato del desiderio di una serata a scopo benefico, così da “dimostrare veramente che ci tengono a questa tragedia e a quello che è avvenuto“, ha ribadito l’uomo.