Sigrid Gröber, svolta sul delitto di Merano | Perché la svolta arriva dall’autopsia

Svolta sul caso di Merano della 39enne Sigrid Gröber: chi è la persona arrestata e quali sono le accuse. 

Il caso della morte di Sigrid Gröber presenta ancora diverse questioni tutte ancora da chiarire, in primis scoprire il movente del delitto, nonché accertare cosa sia accaduto in quelle ore precedenti e anche subito dopo. L’attività d’indagine procede, diverse ancora le questioni da analizzare e comprendere.

Sigrid Gröber femminicidio
Sigrid Gröber è la donna morta a Merano, svolta nelle indagini (ANSA)

Il medico legale ha effettuato l’autopsia lo scorso giovedì sul corpo della vittima per chiarire le cause del decesso. A distanza di qualche giorni sono arrivati i primi riscontri sul caso. La donna di 39 anni non sarebbe scivolata dalle scale, si tratterebbe infatti di un caso di femminicidio. La versione fornita dall’uomo ai medici, appena arrivato in ospedale, non ha convinto il personale sanitario, da qui l’allerta ai carabinieri di zona.

La svolta nelle indagini

Il custode della scuola alberghiera Kaiserhof di Merano, in provincia di Bolzano, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario. Sigrid Gröber  è la donna che lo scorso sabato era giunta in ospedale con gravissime lesioni, perdendo la vita poco dopo. Grazie all’autopsia è diventato così possibile chiarire le cause del decesso e individuare il presunto responsabile.

Tutto è ricaduto sull’uomo di 55 anni che lavora come custode presso l’istituto scolastico. Secondo la Procura di Bolzano, inoltre, la vittima sarebbe stata picchiata e successivamente lasciata morire al freddo. Si complica la posizione di Alexander Gruber che avrebbe fornito una versione non ritenuta attendibile da chi sta svolgendo le indagini.

Alexander Gruber e Sigrid Gröber
La morte di Sigrid Gröber e la svolta, le accuse per il custode della scuola Alexander Gruber (ANSA)

L’uomo è attualmente ricoverato presso l’ospedale di Merano nel reparto psichiatrico, non convincendo di fatto i magistrati in merito alla ricostruzione fornita dal custode relativa alla serata che ha preceduto la morte della 39enne. Dalle sue parole emergerebbero almeno sei ore di totale assenza di informazioni, da qui l’ipotesi che l’uomo abbia provato a spostare il corpo della donna, almeno nei periodi precedenti all’arrivo dei soccorsi.

Sequestrati guanti da giardiniere con tracce di sangue, appartenenti all’uomo e ritrovati nell’appartamento dai carabinieri, grazie ai quali si potrebbe offrire una svolta decisiva alle indagini sul caso. Sotto la lente d’ingrandimento anche i vestiti dell’indagato e quelli della vittima.

La nota della Procura di Bolzano

La Procura di Bolzano è intervenuta in merito al femminicidio accaduto a Merano. Il delitto della 39enne è al centro dell’attività investigativa, con tanto di analisi successive all’autopsia. “Le lesioni riscontrate, sia per entità sia per distribuzione sul corpo sono risultate essere del tutto incompatibili con una caduta accidentale e sono dovute all’utilizzo di strumenti contundenti, quali pugni e calci“, si legge in una nota della procura.

L’ipotesi del delitto di Sigrid Gröber è diventata una conferma sempre maggiore dopo i primi esiti dell’esame autoptico. Sul corpo della donna sarebbero state scoperte diverse lesioni all’altezza di capo, torace, collo, arti superiori e inferiori, nonché traumi e fratture alle costole. Ciò avrebbe messo in seria discussione le parole del custode accusato di aver ucciso la donna.

Scuola Merano Kaiserof
Femminicidio a Merano, il caso del delitto avvenuto in una scuola alberghiera (ANSA)

Le lesioni, aggravate dalle condizioni di ipotermia in conseguenza del fatto che la persona offesa è rimasta esposta al freddo per un significativo lasso di tempo dopo l’aggressione, hanno portato a una crisi respiratoria che ha determinato la morte della donna“, si legge nella nota diffusa dalla Procura di Bolzano.

Le lesioni riscontrate in diverse zone del corpo sarebbe quindi risultate incompatibili con le parole rilasciate dall’uomo appena giunto in ospedale. Non sarebbe stata una caduta accidentale, ma sarebbero “dovute all’utilizzo di strumenti contundenti, quali pugni e calci“, si legge nella nota. Proprio per questo, inoltre, è stata disposta la misura cautelare in carcere proprio per il concreto pericolo di fuga dell’uomo indagato per la morte della 39enne Sigrid Gröber.