L’incidente stradale è avvenuto ieri, 7 aprile, in un’azienda agricola in provincia di Forlì: le vittime sono 3 fratelli, morti schiacciati in auto dal crollo di un silos. Alla guida la sorella appena maggiorenne. Si stava esercitando per l’esame di guida
La tragedia avvenuta ieri in provincia di Forlì ha scioccato l’Italia. La macchina, guidata da una delle tre vittime, è finita contro un silos di mangimi per animali dopo appena 400 metri dalla partenza. A morire sotto il peso del silos sono tre fratelli: due minori di 10 e 14 anni e una appena 18enne.

Luogo dell’incidente stradale è l’azienda agricola dove lo zio delle piccole vittime lavorava come custode a Bertinoro, (Forlì). Secondo le informazioni giunte dai vigili del fuoco accorsi sul posto, il silos sarebbe crollato dopo che l’autovettura ha urtato la grande struttura. Le tre vittime sono di origine marocchina e vivevano a Meldola.
Per i tre ragazzini non c’è stato nulla da fare, sono tutti morti sul colpo schiacciati sotto il peso enorme della struttura di ferro. All’arrivo dei soccorsi, i sanitari non hanno potuto far altro che dichiararne il decesso.
Incidente a Forlì: così sono morti i 3 fratelli schiacciati da un silos in auto
Il dramma è avvenuto nell’azienda agricola Casagrande dove lo zio dei tre fratelli deceduti ieri in provincia di Forlì lavorava come custode. Secondo una sommaria ricostruzione avanzata dai vigili del fuoco intervenuti sul posto, l’auto, guidata dalla sorella maggiore appena 18enne, sarebbe rimasta schiacciata con le tre persone a bordo sotto il peso del silos pieno di mangimi per animali.

Indagando sulla dinamica dell’incidente, gli investigatori hanno scoperto che la ragazza maggiorenne aveva da poco il foglio rosa e stava facendo le prove per guidare nel cortile dell’azienda dove lo zio lavorava come custode. La ragazzina si allenava perché tra qualche settimana avrebbe dovuto sostenere l’esame della patente di guida.
La giovane al volante ha percorso appena 400 metri prima di schiantarsi con l’automobile contro il silos. Lo zio che ha visto la scena in lontananza si è precipitato di corsa. La grande struttura, capovolta sulla macchina, una Opel, si è aperta riversando il suo contenuto sul mezzo. La macchina era schiacciata con le quattro gomme esplose sotto il carico eccessivo del silos. Per recuperare i corpi delle tre vittime, i vigili del fuoco sono dovuti intervenire con una gru. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri delle stazioni di Meldola e Bertinoro.
Le tre vittime morte e il cordoglio delle autorità locali
L’autopsia sui cadaveri dei tre fratelli è prevista nei prossimi giorni. Sarà fondamentale per chiarire le cause della morte delle vittime. Dopo la tremenda notizia sono intervenuti anche i sindacati provinciali del settore agroalimentare: Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil. In una nota hanno riportato, come scrive anche Open: “La tragedia occorsa in un sito produttivo necessita di chiarezza sulla dinamica e sulla tenuta in sicurezza dei perimetri aziendali”.

I tre fratelli che hanno perso la vita ieri, 7 aprile, sono la 18enne Fatima Bougouti, alla guida della Opel Zafira, il fratellino Ousama e la sorellina Marva. Tutti di origine marocchina, vivevano con la madre nel piccolo borgo di Meldola mentre il padre era in Marocco per lavorare.
Il sindaco di Meldola ha dichiarato che quanto avvenuto è “una sciagura terribile. Ho visto la madre di quei poveri ragazzi sempre abbracciata a una parete. Ho espresso il cordoglio della comunità”. Ieri sera è giunto anche il messaggio di cordoglio dal governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini che si è detto vicino alla famiglia dei tre fratelli deceduti nonché all’intera comunità di Mendola.