Le sequestrano il telefonino, studentessa incendia la scuola: 19 morti

Dramma sconvolgente in una scuola dove un studentessa ha appiccato il fuoco al dormitorio della sua scuola dopo che un insegnante gli aveva sequestrato il telefonino

Un intero paese sotto shock per una delle tragedie più sconvolgenti che hanno colpito la Guyana. Siamo a Mahdia, una piccola cittadina dell’interno, molto povera, a circa 200 chilometri dalla capitale Georgetown.

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Un rogo drammatico, 19 bimbi deceduti – Credit Ministero Guyana (QNM)

Un paese poche risorse e tante splendide ricchezze naturali tra Oceano e la vicina foresta pluviale. Una nazione piccola e in lenta evoluzione: poco più di 800mila persone, la capitale ne ospita poco più di un decimo.

Un dramma nel dramma

La Guyana un paese tollerante, civile, dove nonostante la povertà il tasso di criminalità è notevolmente inferiore a quello di altri paesi di Sud America e Caraibi. La stragrande maggioranza delle comunità indigene, che vivono nelle zone più arretrate e più povere, grazie a risorse private e fondi internazionali, inviano i bimbi a studiare nelle città più vicine.

È una delle uniche possibilità che i più piccoli hanno di fronte a un tasso di analfabetismo ancora particolarmente alto.

Le scuole più importanti hanno anche dei dormitori, piccoli colleghi dove intere comunità di bambini di età scolare, tra i cinque e i dieci anni, vivono per tutta la settimana a volte per una intera stagione prima di tornare a casa dalla famiglia.

Gli tolgono il telefonino, studentessa dà fuoco alla scuola

Uno di questi dormitori è il teatro di uno dei drammi più atroci del paese. Ben 19 persone sono morte in un incendio provocato volontariamente da una loro compagna. Le vittime sono tutti bimbi, soprattutto femmine, provenienti dalle tribù indigene della foresta pluviale.

L’ipotesi dell’incendio doloso è stata confermata da un comunicato della polizia locale di Mahdia: “L’ipotesi – si legge nella nota ufficiale – è che una studentessa abbia appiccato il devastante incendio perché il suo telefono cellulare è stato portato via dalla superiora del dormitorio e da un insegnante”.

Anche David Adams, il sindaco di Mahdia, ha confermato l’accaduto, aggiungendo che la ragazza sospettata non è rimasta ferita nell’incendio.

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Molti i bambini ancora ricoverati – Credit Ministero Guyana (QNM)

Lutto nazionale

Nelle note ufficiali di polizia non si parla di fermo o di arresto. I corpi delle vittime sono stati raccolti nel cortile della scuola, alcuni morti carbonizzati, altri soffocati. Le prime autopsie sono state eseguite ieri, direttamente a Mahdia, la maggior parte nella capitale Georgetown. Molti resti non sono stati giudicati riconoscibili. La scuola è andata completamente distrutta.

Sul fatto che il dormitorio non fosse dotato di un moderno sistema di allarme antincendio e che gli studenti non fossero ancora addestrati alle esercitazioni antincendio, il ministro dell’Istruzione Priya Manickchand si è limitato a rinviare ogni accertamento agli esiti dell’indagine.

Numerosi i bambini feriti, ustionati o intossicati, tutti ricoverate. Il presidente della Guyana Irfaan Ali ha visitato l’ospedale di Mahdia e incontrato alcuni genitori dei bambini morti dopo aver dichiarando tre giorni di lutto nazionale.