Segregata in casa per anni dalla badante: tre arresti

Il fatto di cronaca a Nichelino, in provincia di Torino, ma per arrivare all’arresto di chi l’ha tenuta segregata per anni c’è voluto moltissimo tempo

Quando i Carabinieri hanno fatto irruzione nell’appartamento in cui viveva, l’hanno trovata sporca, denutrita, costretta a dormire su un letto lercio con ustioni e segni di botte su tutto il corpo. E ha implorato i militari: “Portatemi via di qui”.

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Tre arresti dopo le indagini dei Carabinieri – Credits ANSA (QNM)

Ma ci sono voluti anni. Anni perché la donna, che oggi ha 55 anni e soffre di una disabilità psichica, trovasse la forza di denunciare. E almeno altrettanti perché i responsabili del suo calvario fossero arrestati.

Segregata dalla badante, tre arresti

Ora, dopo quasi due anni dalla fine dell’incubo il tribunale ha disposto l’arresto per tre persone. La maggiore responsabile era una donna, la badante del padre della vittima. L’uomo, morto alcuni anni fa, l’aveva raccomandata in punto di morta: mai scelta fu più sbagliata.

Nemmeno la tutrice della donna non si era resa conto di quello che stava accadendo. Anche perché in un primo momento, timorosa di altre botte e ritorsioni, la vittima si era rifiutata di raccontare quello che stava passando. E la prima denuncia si risolse in un nulla di fatto.

Un calvario

Ma con gli anni sono arrivate altre segnalazioni, in particolare di una vicina di casa. E nel 2021 i Carabinieri hanno ricevuto il mandato per fare irruzione nell’appartamento scoprendo un quadro tragico e squallido. Poi altri due anni di indagini: ieri i tre arresti. Oltre alla badante arrestate anche due parenti dell’aguzzina, che oggi è agli arresti domiciliari.

Da sopralluoghi e testimonianze è emerso che la vittima era costretta a lavare e stirare senza mai potere uscire di casa: raramente gli era consentito di mangiare. Sul corpo le hanno trovato ferite, lividi e ustioni, procurate con un ferro da stiro. A volte doveva dormire sul balcone, anche di inverno. E se lavorava male o si lamentava erano botte. Un vero e proprio stato di detenzione che sarebbe andato avanti per otto anni…