Proteste violente in Francia durante le manifestazioni per la riforma delle pensioni. La situazione è difficile da gestire, 30mila persone in piazza per opporsi anche a sedici grandi bacini costruiti con l’intento di combattere la siccità.
Dalla città di Parigi alle campagne, con tanto di feriti (di cui alcuni gravi) accendono gli animi in Francia. Le manifestazioni contro la riforma delle pensioni hanno causato violenti scontri fra manifestanti e polizia, ora la rivolta passa invece nelle zone rurali.

Tensione altissime nei campi di Sainte-Soline, località nella Francia centro-occidentale, per la presenza di 30mila persone che si sono radunate in segno di protesta. I manifestanti si oppongono alla costruzione di sedici bacini che dovrebbero aiutare gli agricoltori, specialmente nei mesi estivi, a causa della siccità.
Le vent joue contre les forces de l’ordre. Rarement vu autant de projectiles/lacrymo/grenades lancés de part et d’autres. Ça dure depuis une heure. #bassines #SainteSoline pic.twitter.com/ZwE3teizSt
— Pierre Tremblay (@tremblay_p) March 25, 2023
La protesta
La violenza va in scena nella Francia con diversi veicoli della gendarmeria incendiati, molotov invece contro gli agenti. La polizia ha risposto con lacrimogeni, idranti e altro materiale per disperdere la folla. Fatto sta che i militanti di sinistra hanno accusato anche la polizia per aver presumibilmente ostacolato i soccorsi di un ferito in modo grave. Ci sarebbe voluta quasi un’ora per il trasferimento d’urgenza in ospedale.

Intanto Gérald Darmanin, attuale ministro dell’Interno francese, ha denunciato su Twitter la presenza di una forma estrema violenza contro i gendarmi da parte di esponenti dell’estrema sinistra. “Inqualificabile, insopportabile. Nessuno dovrebbe tollerare una cosa simile“, commenta. I segnali erano già evidenti da mesi con manifestazioni della sinistra radicale, nonché degli ambientalisti, in evidente e netto contrasto con la costruzione del bacino.
Violenti in azione
Il prefetto Emmanuelle Dubée ha confermato la presenza di oltre un migliaio di facinorosi violenti, affrontati da circa 3mila agenti in assetto antisommossa. La situazione è sempre più tesa e non mancano gli arresti dopo gli scontri con le forze dell’ordine. Gli ecologisti credono che questa opera sia una ulteriore causa dal grave impatto ambientale non giustificato: il costo ammonta a circa 70 milioni di euro.

Camionette della polizia incendiate e scontri violentissimi contro i manifestanti che si sono radunate in circa 30mila in una zona rurale della Francia. La politica nazionale parla di un modo che permetterebbe di conservare l’acqua raccolta in inverno per irrigare i campi nei mesi estivi, proprio quando le piogge scarseggiano per diverso tempo.
BREAKING:
Major attack by climate change activists against the French police in Sainte Soline.
Molotov cocktails used by the attackers. Several police officers are injured.
— Visegrád 24 (@visegrad24) March 25, 2023
Anche il ministro dell’Agricoltura Marc Fesneau ha parlato di un progetto che rispetta l’ambiente e gli agricoltori, ma gli oppositori non vogliono proprio sentirne parlare. Intanto il partito ecologista EELV ha fatto sapere di non volersi arrendere. “Ci battiamo per cause giuste. La nostra determinazione contro la riforma delle pensioni e contro i bacini di irrigazione è intatta“, ha ribadito la segretaria del partito.
💥 Clashes in in #SainteSoline, #France
Videos recorded by the police perspective show the force of the people and how well organized the protest was. People were angry and police didn’t have the chance to stop them. According to sources in the ground: pic.twitter.com/kk0dWWDlHY— DrifoEredipo (@DEredipo) March 25, 2023